Ex Ilva, il ministro Urso: «L'azienda non collabora, preoccupati per la situazione dell'indotto»

Ex Ilva, il ministro Urso: «L'azienda non collabora, preoccupati per la situazione dell'indotto»
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Venerdì 16 Febbraio 2024, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 19:23

«Le aziende e i lavoratori dell'indotto dell'ex Ilva sono quelli che in questa fase ci preoccupano di più, in vista di un'eventualità molto concreta, che è quella dell'amministrazione straordinaria». Così questa mattina il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in video collegamento con la tavola rotonda dal titolo "Innovazione, ricerca e formazione per la qualità delle produzioni e del lavoro", organizzata da Cgil Bari nel capoluogo pugliese. «Il confronto fra socio pubblico e privato - ha aggiunto il ministro - non sembra aver sortito la soluzione che tutti auspicavamo, che potesse garantire la continuità produttiva e il rilancio del sito siderurgico, e quindi la salvaguardia di un asset fondamentale non solo per la siderurgia italia, ma per l'industria manifatturiera del nostro Paese». Urso ha chiarito che se quest'ultima esiste «ed è fiorente, è perché a monte c'è un'industria siderurgica italiana, che dobbiamo salvaguardare e rafforzare, perché attraverso il Mediterraneo potrà crearsi una filiera siderurgica che potrà essere competitiva in Europa.

Ci stiamo lavorando, sui progetti che riguardano Piombino, e mi auguro che riguarderanno anche l'ex Ilva di Taranto».

«L'azienda non collabora»

Poi la stoccata: «L'azienda a oggi non ha fornito alcuna informazione estratta dai propri database in merito alle imprese che possono utilizzare gli strumenti che abbiamo messo in campo con il decreto legge». «Le informazioni fino a oggi trasmesse - ha aggiunto - sono parziali, per esempio non è stata comunicata la composizione del debito, e se si tratti di crediti certi, liquidi ed esigibili. Ci si è limitati, in misura incompleta, a informazioni su alcune decine di imprese a fronte di qualche migliaio».

La replica

«Ribadiamo che non esiste alcun obbligo imposto alla scrivente di fornire prima, durante o dopo l'ispezione una o più delle informazioni da Voi richieste; e che altre ispezioni sono state eseguite indipendentemente dai dati forniti», la replica dell'azienda. 

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