L'allarme del ministro Urso: «L'ex Ilva è in difficoltà. Lo stato non può essere un bancomat»

L'allarme del ministro Urso: «L'ex Ilva è in difficoltà. Lo stato non può essere un bancomat»
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Giovedì 15 Dicembre 2022, 16:52 - Ultimo aggiornamento: 16:58

«Lo Stato non può essere un bancomat, non può dar soldi senza un chiaro piano industriale che arresti il declino» dell'acciaieria di Taranto. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso rispondendo in Senato a interrogazione di Azione sull'Ex Ilva. «Siamo giustamente allarmati, con questi numeri non si va avanti, il destino è segnato» ha detto Urso. Ma ha anche aggiunto «Non accettiamo il declino dell'Ilva, non la nazionalizzeremo, ma bisogna creare subito un piano industriale».

Gravi difficoltà

Dopo aver ricevuto più di 850 milioni dal governo Draghi, l'ex Ilva di Taranto, «è in forte difficoltà finanziaria e in grave situazione produttiva».

Il colosso siderurgico italiano, passata a Acciaierie d'Italia, la controllata della multinazionale Anglo-Indiana ArcelorMittal «Ha un peso debitorio di diversi milioni di euro verso diverse imprese fra cui Snam ed Eni», ha detto Urso. Grave la situazione produttiva, crollata da 10 mln di tonnellate nel 2005 a 3 mln nel 2021. «L'obiettivo del piano industriale era di 6 milioni», ha aggiunto il ministro. ù

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