Il Pd attacca: «Da Melucci sgarbo istituzionale verso i sindaci»

Il Pd attacca: «Da Melucci sgarbo istituzionale verso i sindaci»
di Paola CASELLA
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Sabato 10 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:49

Anna Filippetti, consigliera alla Provincia di Taranto e segretaria provinciale del Pd, si fa interprete dello sconcerto che molti sindaci del territorio jonico hanno provato leggendo la lettera inviata a ciascuno di loro da Rinaldo Melucci, presidente della Provincia e sindaco di Taranto, in risposta alla richiesta di far slittare la data delle elezioni provinciali, alla luce delle numerose vertenze presenti in questo momento a Taranto. 

Lo scontro

I sindaci, sia di centrodestra che di centrosinistra, avevano chiesto lo spostamento perché, essendo la data del 3 marzo troppo vicina, risultava complicata anche l’organizzazione della consultazione elettorale. Nella lettera di risposta il primo cittadino della città capoluogo, facendo riferimento all’iniziativa dei sindaci, parla di «intendimenti politici e strumentali, più che amministrativi e costruttivi nella direzione dei reali bisogni del territorio». Ieri Anna Filippetti, in una nota, ha affermato che le parole indirizzate ai sindaci «confermano quanto pensiamo. Il suo atteggiamento nei confronti dei tanti amministratori che rappresentano la stragrande maggioranza dei cittadini della provincia ionica è una mancanza di rispetto costante in termini istituzionali, oltreché politici, ma di questo abbiamo già avuto ampiamente dimostrazione». La consigliera del Pd fa poi riferimento anche al comunicato stampa del presidente della Provincia sul differimento delle elezioni provinciali. 
«Disegna - dice - una realtà non vera. Innanzitutto cerca, con un banale artifizio, di velare la condizione di isolamento, in cui ormai si trova Melucci, che si manifesta chiaramente attraverso il documento unitario con il quale i sindaci di centrodestra e centrosinistra avevano chiesto il rinvio delle elezioni provinciali».

Nel comunicato stampa Melucci, nel concedere lo slittamento al 17 marzo, fa riferimento alla richiesta di rinvio delle elezioni avanzata dai consiglieri provinciali lo scorso 2 febbraio in consiglio, ma non fa alcun cenno alla precedente lettera dei sindaci sullo stesso argomento.

«La decisione di differire le consultazioni elettorali inizialmente previste per il prossimo 3 marzo si legge nella nota stampa - è stata adottata dal presidente dell’ente di via Anfiteatro, Rinaldo Melucci, alla luce di quanto emerso nel corso dell'ultima seduta consiliare dello scorso 2 febbraio. In quell'occasione, alcuni membri del consiglio avevano formulato la richiesta di rinviare l'appuntamento elettorale per consentire ai soggetti coinvolti un ulteriore approfondimento riguardo a tematiche politiche e sociali che stanno interessando il territorio». La responsabile provinciale del Pd non esita a definire queste dichiarazioni come un vero e proprio «sgarbo istituzionale verso i colleghi». 
L’esponente del Partito democratico si sofferma poi sulla situazione del governo a Taranto e nella provincia jonica: «Melucci sostiene, inoltre, che l’attività amministrativa della Provincia non si sia mai fermata, raccontando alla comunità una fiaba che non corrisponde allo stato di immobilismo in cui versano l’ente di via Anfiteatro e il Comune di Taranto, nonostante il gran lavoro dei colleghi consiglieri delegati e del personale». Ed ancora: «La Provincia è ormai pensata come camera di compensazione ed è palese a tutti che la crisi politica di Taranto ha avuto effetti anche lì, imponendo ai partiti e ai consiglieri provinciali di avviare una seria riflessione anche su questo». Anna Filippetti, infine conclude: «Ci auguriamo che il presidente Melucci assuma consapevolezza dello stato delle cose, smetta di vivere in una realtà parallela, e non tratti più sindaci e amministratori tutti come pedine di uno scacchiere di cui pensa di essere l’unico giocatore».

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