La presa di posizione di Confcommercio: «La Città vecchia è nel degrado e a Palazzo nessuno dà risposte»

La presa di posizione di Confcommercio: «La Città vecchia è nel degrado e a Palazzo nessuno dà risposte»
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Giovedì 29 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:10

Nuovo duro attacco di Confcommercio all’amministrazione comunale a proposito del rilancio della Città vecchia. «Città Vecchia va aiutata. Occorre una struttura tecnica pubblica che dia supporto al processo di rigenerazione urbana e sociale del centro storico». 

La protesta

Secondo l’associazione dei commercianti, da giugno 2022 ad oggi nulla è cambiato. Da quei giorni dell’accorato appello della delegazione Città Vecchia Confcommercio che, a distanza di un anno e mezzo, rinnova l’appello a Palazzo di Città. 
«Semmai ce ne fosse bisogno – afferma Claudia Lacitignola, presidente della delegazione Città Vecchia Confcommercio - ricordiamo che il centro storico di Taranto, come un museo urbano a cielo aperto, è patrimonio culturale della città, al pari del Museo archeologico e del Castello Aragonese. La trascuratezza, il degrado, la situazione di generale precarietà che avvolge vaste aree dell’isola rappresenta un attacco alle radici culturali della nostra comunità». 
Secondo Confcommercio «il centro storico di Taranto richiede politiche su misura per un sistema urbano di alto valore culturale, con caratteristiche sociali, urbanistiche, artistiche, storiche, ambientali, non riscontrabili in nessun altro luogo della Città. La rigenerazione urbana di Città Vecchia dovrebbe essere il primo e il più importante progetto di una amministrazione comunale che abbia un reale obiettivo di rilancio turistico-culturale della città, così come è stato per Bari e così com’è per Lecce». 
Se Taranto è il fanalino di coda dell’offerta turistica regionale, «la motivazione va ricercata anche nello stato di degrado del centro storico, oggetto continuo di critiche da parte dei turisti e dei non abituali frequentatori. Noi operatori delle attività commerciali dell’isola non sappiamo più con chi dobbiamo parlare, chi sono i nostri referenti istituzionali. Non riusciamo a capire quale sia il disegno politico della Amministrazione che non riesce nemmeno a dare risposte sul piano del governo quotidiano del territorio». 
La denuncia è dettagliata: «Città Vecchia è sporca e presenta vaste zone ricolme di rifiuti, come abbiamo ampiamente documentato più di un anno fa facendo pervenire, agli allora assessori, un report fotografico sullo stato dei luoghi. Città Vecchia è buia e ciò giustamente contribuisce ad allontanare il cittadino e il turista che avverte un senso di disagio, e se non addirittura in alcuni vicoli, di timore. Città Vecchia è degradata, basta allontanarsi di qualche metro da via Garibaldi per scoprire angoli fatiscenti, in totale abbandono, addirittura utilizzati come discarica. Città Vecchia è terra di abusi, chiunque voglia può appropriarsi di un pezzo di territorio e farne ciò che desidera». 
Scrive Confcommercio: «Abbiamo perso ormai il conto di quante sollecitazioni, richieste, incontri abbiamo fatto con gli assessori ed i vari delegati alla Città Vecchia ed alla sicurezza. Non una criticità, non un problema è mai stato risolto, solo qualche accontentino per un paio di settimane e poi tutto come prima. Sicurezza e decoro rappresentano – conclude Lacitignola - la priorità assoluta, siamo a qualche settimana dalla partenza della nuova stagione croceristica e via Duomo ogni giorno verrà attraversata da centinaia di turisti: noi operatori dovremo come sempre darci da fare per nascondere la polvere sotto il tappeto, sapendo che questo non basterà e che non ci risparmierà le critiche e le recensioni malevole. Qualcuno lassù, da Palazzo di Città, ha ancora tempo e voglia di dare ascolto a noi operatori?».

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