Brt, trasporti veloci e a zero impatto: Taranto accelera

Un momento della videoconferenza sulle linee veloci
Un momento della videoconferenza sulle linee veloci
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Sabato 8 Maggio 2021, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 09:56

L’acronimo Brt nasconde un progetto ambizioso e innovativo che si propone di modificare la mobilità centro-periferia. Velocizzare i trasporti, senza inquinare, grazie al progetto di Bus Rapid Transit.
Due le importanti novità che riguardano il progetto: da una parte nuovo incontro in videoconferenza per accelerare il programma; dall’altra la candidatura di Kyma Mobilità dello stesso progetto al programma Horizon dell’Unione Europea. 

L'INCONTRO

L’importante videocall si è tenuta tra l’amministrazione comunale di Taranto (rappresentata dall’assessore Gianni Cataldino e dai dirigenti Simona Sasso e Michele Matichecchia), il dottor Luca Di Domenico di Cassa Depositi e Prestiti e il gruppo di tecnici e consulenti del Comune da una parte, e i progettisti di Idon dall’altra. Obiettivo è stato quello affrontare e risolvere le criticità insorgenti, anche in ragione della particolare morfologia della città, e arrivare a soluzioni definitive per un’opera di infrastrutturazione e mobilità urbana tra le più importanti in Europa. Sono stati affrontati anche i temi relativi al potenziamento della stazione “Nasisi” e della nascita del polo sanitario “San Cataldo”.

LA CANDIDATURA EUROPEA

Di respiro europeo invece la decisione di Kyma Mobilità di presentare la candidatura per partecipare al progetto dell’Unione Europea “Horizon- cl5-2022-d5-01-10” che, per rafforzare e migliorare il trasporto di massa rispettoso del clima (2Zero), sostiene lo sviluppo di un “sistema di transito rapido di nuova generazione con autobus urbani e suburbani a trazione full electric”.
Horizon Europe è il nuovo programma quadro per la ricerca e l’innovazione mediante il quale l’Unione Europea intende realizzare, entro il 2050, il primo sistema di trasporto su strada neutro dal punto di vista climatico. 
Sarà la Uitp, l’Associazione Internazionale del Trasporto Pubblico che raggruppa i principali operatori e fornitori del trasporto pubblico mondiale, a individuare i casi di studio europei per testare il progetto “Horizon” al quale ha presentato la propria candidatura Kyma Mobilità.
Scopo del progetto è sviluppare delle “demo” in 4-5 diverse città europee, nonché in una internazionale, al fine di individuare soluzioni complementari per migliorare i sistemi di trasporto innovativi a emissioni zero, che operino in città di diverse dimensioni garantendo anche i collegamenti suburbani e con abitazioni interurbane.
Il progetto, in particolare, finanzia l’aggiornamento delle tecnologie, l’implementazione di soluzioni innovative e l’integrazione con altri servizi di trasporto, come il bike-sharing per esempio, anche coprendo i costi di operazione della sperimentazione per la durata della fase di demo.

I COMMENTI


«Kyma Mobilità – ha spiegato la presidente Giorgia Gira – ha presentato la propria candidatura proponendo come sistema di trasporto “full electric” le Brt (Bus Rapid Transit) acquisite dall’amministrazione Melucci. Se verremo selezionati, grazie a questo progetto potremo implementare nelle nostre Brt ulteriori tecnologie innovative come, per esempio, big data, cloud computing e intelligenza artificiale, che ci permetteranno di incrementare ulteriormente la velocità, la puntualità e la regolarità del servizio».
Paolo Castronovi, assessore comunale alle Società partecipate e Ambiente, ha poi commentato: «con le linee Brt realizzeremo il sistema di trasporto urbano veloce che, previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile dell’Amministrazione Melucci, rivoluzionerà la mobilità nella città di Taranto con l’abbattimento delle emissioni di Co2.

La partecipazione di Kyma Mobilità a questo ambizioso progetto internazionale rappresenta perfettamente lo spirito dell’Amministrazione Melucci, impegnata ad acquisire risorse per migliorare i servizi a favore dei cittadini, proiettando la nostra città in scenari di livello assoluto, fino a pochi anni addietro impensabili». 

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