Balletto a Taranto durante il giuramento della Marina: indagata la tenente

balletto marina taranto
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Venerdì 19 Marzo 2021, 16:16 - Ultimo aggiornamento: 16:34

Indagata per «concorso in disobbedienza continuata pluriaggravata». Galeotto fu il balletto della scorsa estate sulle note del tormentone "Jerusalema" con il video che diventò virale sul web: è accusata di questo reato la tenente di vascello protagonista della coreografia messa in scena nella Scuola sottufficiali di Taranto con i giovani volontari che avevano appena prestato giuramento.

Nei prossimi giorni, assistita dall'avvocato Giorgio Carta, verrà interrogata nell'ambito del procedimento penale aperto dalla procura militare di Napoli. Nei mesi scorsi la giovane ufficiale era stata messa sotto procedimento disciplinare dalla Marina (sospeso in attesa dell'esito di quello penale) con l'accusa di aver gettato discredito sulla Forza armata.

Lei ha però sempre respinto gli addebiti, sostenendo di non aver fatto niente di male.

I FATTI

La vicenda è nota. Nel filmato che ha spopolato sul web si vedono le reclute inquadrate in plotoni nel piazzale della caserma. Quindi la comandante entra in scena - con la sua uniforme bianca, sciabola e sciarpa azzurra - e, sulle note di Jerusalema, il successo dell'estate tanto di moda su Tik Tok, comincia a ballare. La tenente di vascello dà il ritmo e tutti quanti la seguono. L'effetto finale è divertente ma il clamore suscitato dal filmato è immediato e alla Marina la cosa non è piaciuta. Tempo qualche giorno e nei confronti dell'ufficiale viene avviato un procedimento disciplinare per una lunga sfilza di irregolarità.

Tra le accuse quella di aver violato le consegne e di uso improprio delle armi del reparto, imbracciate dai marinai durante il ballo con fare disinvolto. In definitiva, l'ufficiale è stata ritenuta responsabile di un comportamento «altamente lesivo dell'immagine» della Forza armata, per il «messaggio di grave superficialità» che verrebbe trasmesso. Un «pessimo esempio» per i giovani che avevano appena prestato giuramento e che sono stati coinvolti in un balletto «deplorevole nella forma e nella sostanza». Al procedimento disciplinare la marinaia ha risposto con un ricorso al Tar, ma ora è tutto fermo perchè, nel frattempo, la procura militare di Napoli ha aperto un procedimento penale per "Disobbedienza", un reato previsto dal codice penale militare di pace.

LA DIFESA

«La mia fiducia nei magistrati militari di Napoli non è di circostanza ma sincera e basata sull'esperienza. Quindi sono certo che sapranno presto avvedersi del fatto che la mia assistita non ha commesso alcun reato, anzi, lo ribadisco, ha fatto sì che la Marina militare entrasse ancor più nei cuori degli italiani». Lo afferma l'avvocato Giorgio Carta, che assiste la tenente di vascello indagata per la vicenda del balletto al termine della cerimonia di giuramento degli allievi sottufficiali a Taranto.

Già in occasione del procedimento disciplinare, l'avvocato Carta - che è un eserto di questioni militari - aveva sottolineato la correttezza dell'operato della sua assistita. Il periodo era particolare - il giuramento causa Covid si era svolto «a porte chiuse, senza la consueta partecipazione di parenti e amici» - e in questo contesto «l'ufficiale in questione, madre di un bambino piccolo e mossa dalle migliori intenzioni, ha solo cercato di rinfrancare lo spirito di tante giovani reclute sottoposte ad eccezionali precauzioni e ad isolamento dal resto del mondo. È stato solo un modo per far scaricare la tensione. L'adunata si è protratta soltanto tre minuti, non c'è stata nessuna violata consegna». E tantomeno, dice oggi, un reato.

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