Arsenale e Piano Brin, entro giugno il via libera per i 37 milioni di euro

Arsenale e Piano Brin, entro giugno il via libera per i 37 milioni di euro
di Alessio PIGNATELLI
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Martedì 29 Dicembre 2015, 09:17

Sindaco, parlamentari ed esponenti sindacali allo stesso tavolo. È la rappresentazione plastica del percorso che ha prodotto lo stanziamento di 37 milioni di euro per il completamento del Piano Brin per l’Arsenale e ulteriori fondi da destinare per i servizi.

Non era un risultato scontato, anzi. Per questo si è deciso di celebrare la tappa attraverso una conferenza congiunta delle parti ma con una sottolineatura da allegare alla buona notizia: sin da subito occorrerà vigilare affinché si concretizzino tutti i passaggi burocratici per l’adeguamento delle infrastrutture.

Ieri, a Palazzo di Città, si è chiuso l’anno con un incontro per raccontare come e quando saranno spesi i soldi per l’Arsenale di Taranto. È oggettivamente la novità più rilevante del Cis, il Contratto istituzionale di sviluppo: dopo un pressing condiviso si è strappata questa somma per completare l’agognato Piano Brin. Datato, mai concluso e con impegni già presi ma definanziati negli anni per mancanze di risorse della Difesa.
Ora, grazie alla sponda del ministero dello Sviluppo Economico, i soldi sono stati blindati. Certo, occorreranno ulteriori passaggi prima della messa in opera ma un grosso mattone è stato assicurato.
«Un risultato storico, siamo riusciti a presentare proposte concrete e abbiamo parlato tutti lo stesso linguaggio - ha introdotto il sindaco Stefàno - devo ringraziare il ministro Pinotti che ha apprezzato questo metodo».

Mimmo Bellangino, coordinatore rsu dell’Arsenale, ha ricordato le tappe di questa corsa a ostacoli. Un lavoro «partito in commissione comunale (la commissione Attività produttive era rappresentata dal consigliere comunale Mimmo Cotugno ndc) e sostenuto da alcuni parti politiche: a luglio era tutta un’altra storia e il ministro disse che non c’erano quattrini. Solo per Taranto, abbiamo ottenuto un milione e mezzo all’anno per i servizi e il rifinanziamento Brin ma abbiamo chiesto anche il rifinanziamento della formazione: le manutenzioni sono state poche nel 2015, le nostre navi dovranno navigare di più e c'è bisogno di questi lavori. Abbiamo domandato inoltre di fare dismissioni navali anche a Taranto».

Nei prossimi mesi sarà fondamentale vigilare sugli step per realizzare gli interventi sulle infrastrutture grazie ai 37 milioni di euro. Altro obiettivo, lo sblocco del turn-over per garantire vita alla produttività e ricambio generazionale dell’Arsenale.
«Era importante condividere con la città queste buone notizie - ha commentato Donatella Duranti, deputata Sel - finalmente si definiscono l’infrastrutturazione con il Brin e i servizi per il più grande arsenale d’Italia. Il Cis ha consentito di reperire risorse ma il prossimo anno bisogna concretizzarle. Il risultato è stato possibile perché nessuno ha voluto primogeniture».

L’onorevole Ludovico Vico, dopo aver rimarcato «una capacità di aver costruito sistema di relazione con il governo che non avveniva da molto tempo», ha chiarito infine l’iter burocratico: i progetti del Brin erano stati già approntati ma mancavano i fondi, quindi i 37 milioni dovranno passare nuovamente al vaglio della Corte dei Conti ed entro giugno dovrebbero essere definitivamente a disposizione.