Armi e cazzottiere in tribunale:
un arsenale scoperto dal metal detector

Armi e cazzottiere in tribunale: un arsenale scoperto dal metal detector
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Venerdì 30 Marzo 2018, 19:29 - Ultimo aggiornamento: 19:32

Un'ottantina di coltelli, cesoie, forbici affilate, spranghe, cazzottiere e perfino due pistole: è «l'arsenale» finito sotto sequestro in poco più di cinque mesi di attività di sorveglianza con scanner e metaldetector all'ingresso del Tribunale di via Marche a Taranto. Il servizio affidato alla Cosmopol, spiega il presidente dell'Ordine degli avvocati Vincenzo Di Maggio, è stato attivato il 15 ottobre del 2017 e «il bilancio di poco più di cinque mesi di attività è sorprendente. Un uomo portava con sé una chiave inglese di ferro lunga circa 30 cm per i bulloni delle ruote dell'auto. Altri due avevano addosso una cazzottiera, cioè un tirapugni di acciaio. Molti coltelli erano nelle borse di donne e di professionisti. Uno si è giustificato dicendo che va a funghi la domenica, un altro che ci apre le cozze ma resta il fatto che portavano con sé quei coltelli pericolosi nelle aule del tribunale». Un professionista è stato fermato e denunciato «perché in borsa - chiarisce il presidente dell'Ordine degli Avvocati - portava una pistola. Aveva solo il permesso per uso sportivo e non il porto d'armi. Si è giustificato spiegando che dopo l'udienza avrebbe dovuto portarla in armeria per una riparazione». Tutto questo «conferma conferma - conclude Di Maggio - che era giunta l'ora di controllare in modo serio e regolare l'accesso al palazzo di Giustizia. Mi domando solamente quale impressionante numero di armi sia stato introdotto negli anni all'interno del tribunale e quali rischi abbiamo corso tutti: avvocati, magistrati e personale».

 

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