Gian Piero Ventrone, chi era il preparatore di Conte morto a 62 anni. Dai successi con la Juventus al Bari

Gian Piero Ventrone, chi era il preparatore di Conte morto a 62 anni. Dai successi con la Juventus al Bari
di Giuseppe ANDRIANI
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Giovedì 6 Ottobre 2022, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 01:11

Gian Piero Ventrone per i suoi ragazzi era "il marine". Era chiamato così per gli allenamenti durissimi. È morto oggi, a 62 anni, per una leucemia fulminante che lo ha spento nel giro di pochi giorni. Attualmente era il preparatore atletico del Tottenham, dove aveva seguito Antonio Conte, il tecnico leccese a cui si era legato in questi anni. Da Bari in poi, in realtà. Prima ancora Ventrone era stato un pilastro della Juventus di Marcello Lippi, dove era stato dal 1994 al 1999, vincendo anche la Champions League. E Conte era il capitano di quella squadra. 

Gian Piero Ventrone, da Lippi a Conte

Ventrone aveva conosciuto Conte alla Juventus, quando poi l'ex capitano della Juventus ha deciso di fare l'allenatore, lo ha seguito.

La prima esperienza insieme proprio al Bari. In Puglia è stato dal dicembre 2007 al giugno 2009, quel Bari vinse il campionato di Serie B e andò in A, facendo letteralmente impazzire la città. Per i suoi ragazzi era una guida e per Conte una garanzia. Successivamente è stato al Catania, ha fatto da vice allenatore all'Ajaccio e ha seguito Lippi in Cina. È tornato a lavorare con Conte pochi mesi fa al Tottenham. In estate alcuni calciatori del club inglese hanno parlato dei suoi metodi, duri, ai limiti della sopportazione. Ma Ventrone era così. È stato l'anima dei successi prima della Juventus e poi di quell'ultimo Bari promosso in A. 

«Siamo devastati nell'annunciare la scomparsa del preparatore atletico Gian Piero Ventrone. Mancherà molto a tutti nel Club e i nostri pensieri sono per la sua famiglia e i suoi amici in questo momento incredibilmente triste», il commento del Tottenham. Un messaggio di cordoglio anche dalla Juve.

Gian Piero Ventrone, perché lo chiamavano "il marine"

Era soprannominato "il marine" perché, nato e cresciuto a Napoli, era figlio di un maresciallo dei Carabinieri, che aveva lavorato con Dalla Chiesa. Ventrone ha lavorato nel Battaglione San Marco, il soprannome nasce da lì. In Premier, si dice, qualcuno ha persino vomitato durante la preparazione estiva. E Zidane lo ha elogiato dicendo che chi era in grado di arrivare in fondo ai suoi allenamenti, aveva qualcosa di speciale.

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