Sberleffo e satira politicamente scorretta, Checco Zalone è pronto per la tournée nei teatri e nei palazzetti di tutta Italia con il nuovo spettacolo, Amore + Iva, scritto con Sergio Maria Rubino e Antonio Iammarino, al debutto domani a Palazzo Wanny a Firenze, per toccare poi Bologna, Conegliano, Trieste, Ravenna, Torino e gli Arcimboldi di Milano per tre settimane nel periodo natalizio.
I temi
La storia «di una signora che a febbraio voleva adottare una famiglia ucraina, ma era disperata perché erano finite: alla onlus le avevano detto che erano rimaste solo quelle siriane».
Già 100mila biglietti venduti
Prodotto da Arcobaleno Tre e MZL, con l'organizzazione generale di Lucio e Niccolò Presta, il tour - che durerà un anno - ha già toccato i 100 mila biglietti venduti solo sulla piattaforma Ticketone. «E' un ted questo spettacolo, in cui parlo di adozioni, diritti civili, tra momenti pungenti e temi scottanti. non ci si annoia. Mi aspetto le polemiche, le stroncature sane», racconta Zalone incontrando la stampa a Firenze alla vigilia dell'esordio. «Nelle prime tre date a Senigallia la mia performance è andata crescendo - scherza - il primo giorno mi avreste stroncato, il secondo incensato». «Se ho mai sofferto per le polemiche? Una volta sola, ho fatto l'imitazione di Misseri e me ne sono pentito, forse ho sbagliato, era eccessiva. Da lì ho imparato a limitarmi, tracciando una linea di confine tra ciò che è simpatico e cio che è inopportuno». Ma la voglia di stuzzicare è rimasta: «Nello spettacolo propongo la storia di una famiglia arcobaleno che adotta un bambino in un orfanotrofio di Predappio. Come andrà a finire?».