Frana, boom di prenotazioni e pochi posti ancora disponibili: treni o aerei, tornare in Puglia per Pasqua sarà un salasso. Ecco perché

Frana, boom di prenotazioni e pochi posti ancora disponibili: treni o aerei, tornare in Puglia per Pasqua sarà un salasso. Ecco perché
di Giuseppe ANDRIANI
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Martedì 19 Marzo 2024, 09:57 - Ultimo aggiornamento: 12:35

Caccia a un biglietto per tornare a casa per le vacanze pasquali. E soprattutto per rientrare al Nord subito dopo le festività. È il dilemma che si pongono oggi i fuorisede, dopo la frana all'altezza di Ariano Irpino che ha paralizzato parte dei trasporti ferroviari e ha spaccato l'Italia in due. Tra sold out di diversi collegamenti, aerei e ferroviari, e caro-prezzi il rientro pasquale per un fuorisede somiglia tanto al muoversi su un campo minato. Ieri la fondazione pugliese "L'Isola che non c'è" ha denunciato il fatto che chi avrà intenzione di partire in treno il prossimo 2 aprile (quindi il martedì dopo Pasqua) da Bari per Milano dovrà pagare 305 euro. La fondazione spiega che le "tariffe sono aumentate del 300 per cento «rispetto alle indagini svolti nei mesi scorsi». E se i viaggiatori «scelgono l'aereo, nella stessa data, e la compagnia «Ita Airways, la tariffa più bassa è di 158,97 euro, la più alta pari a 312 euro». «I posti disponibili per il martedì dopo Pasqua - si fa presente - sono pochi e questo si aggiunge alla difficoltà di raggiungere Roma dalla Puglia a causa della frana lungo la linea». La nota de L'Isola che non c'è scoperchia il vaso di Pandora sui problemi del caro-biglietti per il ritorno a casa. «Sulla linea adriatica ora si è raggiunto il record». Un aumento di cui «non conosciamo le ragioni commerciali», continua la Fondazione evidenziando che i costi più alti si sommano ai tempi di rimozione della frana nel tratto tra Caserta e Foggia, sulla Lecce-Roma. «Bisognerà aspettare almeno altri 25 giorni - conclude la Fondazione - e senza alcuna riduzione delle tariffe. E ora si sommano pure gli aumenti relativi alla Bari-Milano». Lo stesso discorso vale per chi deve raggiungere Roma o Milano da Lecce o da Brindisi. Dando una rapida occhiata al portale di Trenitalia l'aumento dei costi effettivamente c'è, ma non c'è alcuna natura speculativa dietro i rincari. Trenitalia precisa che «il biglietto per il treno Bari-Milano al prezzo di 305 euro per il martedì successivo alla Pasqua, riguarda un posto in «classe executive delle Frecce che offre il servizio top di gamma dell'alta velocità di Trenitalia» e che «la tariffa è l'unica rimasta disponibile su alcuni treni» in quanto «i posti sulle altre classi di servizio (Standard, Premium e Business) sono stati tutti venduti». La nota arriva dalla società di trasporti per rispondere proprio alla sollecitazione dell'Isola che non c'è. Trenitalia sottolinea che «il prezzo base di riferimento della classe Executive per i viaggi da Bari a Milano è lo stesso fissato in altri periodi dell'anno e che non c'è alcun adeguamento di prezzo legato alla disponibilità dei posti sulla tratta o al periodo della Pasqua».
Dall'aumento dei treni a quelli degli aerei - in particolar modo dalla Puglia per Roma e viceversa -, già denunciato nei giorni scorsi (anche in questo caso gioca un ruolo decisivo l'aumento della richiesta).

Tornare a casa tra fine marzo e inizio aprile (e poi ripartire) sarà un incubo per tanti fuorisede. A un problema annoso - su cui il Codacons ha già chiesto di accendere un faro - si somma il caos per la frana in Campania che ha costretto Trenitalia a rivedere il piano, con variazioni di percorso (alcuni treni passeranno per Taranto) e con tempi di percorrenza più lunghi anche per via dell'utilizzo frequente dei bus sostitutivi.

Italo

Corre ai ripari anche Italo, che con Itabus predispone un piano diverso (come già aveva fatto Trenitalia). Previsti quattro collegamenti al giorno con la formula treno+bus e quattro Roma-Bari solo in bus. «L'obiettivo è quello di riproteggere i viaggiatori già in possesso di un biglietto per questo periodo e, per chi ancora non aveva effettuato acquisti, la società sta studiando nuove soluzioni», spiega la compagnia.. In aggiunta, Itabus effettua servizi su gomma che collegano il città quali Roma e Napoli ai territori della Puglia e della Campania, offrendo un'alternativa di viaggio sempre operativa. "Ci sono, infatti, quattro servizi giornalieri tra Roma e Bari (tre collegamenti diurni e uno notturno) e tre viaggi quotidiani tra Napoli e Bari (due collegamenti diurni ed uno notturno). Le soluzioni sono previste anche per Brindisi e Lecce. «In un momento difficile vogliamo garantire la possibilità di viaggiare ai cittadini. Per non tagliare in due l'Italia, abbiamo introdotto le connessioni treno e bus, attive ogni giorno per far sì che nulla si fermi», doce Fabrizio Bona, direttore commerciale di Italo.
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