Un'estate da sold out: lo scettro alla Puglia, regina del turismo 2021

Un'estate da sold out: lo scettro alla Puglia, regina del turismo 2021
di Paola COLACI
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Venerdì 28 Maggio 2021, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 12:15

I numeri di un successo annunciato, innanzitutto. Quelli delle previsioni di arrivi e presenze. Dati che restituiscono la prospettiva di una stagione turistica da tutto esaurito in Puglia. Con le sue città d'arte, il mare cristallino e le 17 bandiere blu e un entroterra di borghi e paesini tra i più belli d'Italia, la regione punta a riconfermarsi regina delle vacanza estive 2021. Sono 1.9 milioni gli arrivi previsti e 10.6 milioni le presenze stimate. Indicatori che, se raffrontati con l'annus horribilis 2020, garantiscono alla regione un risultato del +47.5%. Lo certifica un'indagine realizzata a metà maggio da Demoskopika in collaborazione con l'Università del Sannio. E lo confermano le proiezioni di PugliaPromozione, ente di promozione turistica della Regione, oltre alle associazioni di categoria e datoriali del settore dell'accoglienza pugliese.

L'effetto vaccini


A fare da motore propulsivo alla voglia di vacanza quella degli italiani soprattutto la campagna vaccinale, la riduzione dei contagi da Covid e la definizione da parte del governo del programma delle riaperture. E su questo fronte una recente indagine realizzata da Notosondaggi in relazione a richieste di preventivi e prenotazioni parla chiaro: in Puglia se a giugno si registra già in media una percentuale di occupazione maggiore rispetto allo scorso anno, luglio e agosto saranno da sold out. Le mete più ambite per le ferie al mare? Secondo un recente sondaggio di Airbnb - la piattaforma online specializzata negli affitti brevi - per i viaggi tra giugno e agosto, sul podio delle destinazioni più ricercate si collocano la Puglia, Gallipoli e Porto Cesareo. Previsioni più che favorevoli anche in relazione ai fatturati degli stabilimenti balneari, uno degli assi portanti del turismo pugliese. Secondo il Sindacato italiano balneari quest'anno nei 2mila 500 lidi pugliesi si potrebbe raggiungere un giro d'affari da 200 milioni di euro. Ma grazie alle vaccinazioni e al Green Pass Ue certificazione obbligatoria per viaggiare che al momento è rilasciata in Italia in ambito regionale ed è valida solo sul territorio nazionale fino all'entrata in vigore del Digital Green Certificate - dovrebbero tornare anche i turisti europei, stimati in 28 milioni durante l'estate prima della pandemia. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati di Bankitalia.

I nodi da sciogliere


Sin qui le prospettive della ripartenza. Sotto il sole già cocente di maggio, tuttavia, restano ancora numerosi i nodi ancora da sciogliere per un settore come quello del turismo che in Puglia impatta per 6,5 miliardi sui consumi finali e conta 9 miliardi in termini di valore aggiunto con 135mila addetti direttamente e indirettamente coinvolti in una filiera che si compone di oltre 52mila imprese. Le stesse aziende turistiche che - di concerto con la Regione continuano a insistere sulla necessità di aprire alle vaccinazioni in vacanza per i turisti. L'incognita imminente è legata soprattutto alla seconda dose in estate. E sono migliaia gli italiani - prevalentemente in fascia 40-49 anni che riceveranno la prima dose anti-Covid tra la metà e la fine di giugno. La data per il richiamo potrebbe coincidere, dunque, con la seconda o terza settimana di luglio. In pieno periodo di villeggiatura, a conti fatti. Incertezza, dunque. E prenotazioni in attesa di conferma in numerose strutture ricettive proprio perché gli aspiranti vacanzieri ora attendono di conoscere la data del richiamo. E le prime disdette causa seconda dose sono già state recapitate all'indirizzo di alcuni alberghi, B&b e campeggi. Il rischio che le imprese turistiche finiscano per essere penalizzate dal vincolo del richiamo c'è. Per questo associazioni di categoria e datoriali e le Regioni insistono sull'ipotesi di vaccinazione dei turisti in vacanza. E sul punto la trattativa con il governo è serrata. Al momento sono due le ipotesi al vaglio della Commissione Sanità della Conferenza delle Regioni e dell'Esecutivo di Mario Draghi: seconda dose fuori regione garantita solo in caso di soggiorni lunghi oppure il richiamo in vacanza anche per le ferie brevi. Si vedrà.

Le attese del settore


Ma c'è ancora attesa anche per la vaccinazione degli operatori turistici e dei lavoratori stagionali impiegati nel comparto dell'accoglienza, della ristorazione, dei servizi e dei trasporti. Il protocollo regionale per la somministrazione dei vaccini su base volontaria è stato sottoscritto a inizio maggio. E porta la firma della Regione, di Confindustria Puglia, delle associazioni datoriali e di categoria e dei sindacati. Per le prime inoculazioni, tuttavia, si attende ancora la disponibilità delle dosi. Anche se la campagna vaccinale - stando almeno alle previsioni dell'assessore alla Salute Pier Luigi Lopalco - potrebbe partire già da metà giugno. C'è, infine, una forte spinta da parte del settore turistico alla Regione a stringere i tempi della promozione del marchio Puglia e della programmazione di cartelloni di eventi da realizzare in sicurezza, sì. Ma con date e regole certe. Perché va da sè che la regione possa farsi vanto di spiagge dorate e un mare da cartolina, di centri storici e città d'arte e delle suggestioni di cultura e tradizione che l'entroterra offre ai turisti. Ma è altrettanto vero che anche musica, intrattenimento e spettacoli possono fare la differenza.

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