Vacanze estive, la classifica delle regioni più scelte dagli italiani (secondo l'Istat). Puglia sul podio

Vacanze estive, la classifica delle regioni più scelte dagli italiani (secondo l'Istat). Puglia sul podio
Vacanze estive, la classifica delle regioni più scelte dagli italiani (secondo l'Istat). Puglia sul podio
di Ciro SANARICA
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Mercoledì 10 Aprile 2024, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 07:01

La Puglia resta sul podio per quanto riguarda le mete preferite dagli italiani per le lunghe vacanze estive. È quanto dicono i dati Istat pubblicati ieri e relativi all’anno 2023. Il “Tacco d’Italia” deve accontentarsi della seconda piazza però, lasciando il primato all’Emilia Romagna, che, per questa particolare tipologia di vacanze, ha attratto l’11% degli italiani. La Puglia è staccata di oltre due punti percentuali e con l’8,9% può precedere un duetto assestatosi in terza piazza e composto dalla Calabria e dal Trentino Alto Adige (8,5%).

La Puglia conquista pertanto una posizione rispetto allo scorso anno, quando era terza dopo Emilia Romagna e Toscana, ma continua a rimpiangere il primato del 2021. Limitatamente al trimetre luglio-settembre, e non facendo distinzioni di durata del soggiorno, i dati diffusi ieri indicano la Puglia al quarto posto (7,6%) preceduta sia dalla Toscana (seconda con il 9%) che dal Trentino Alto Adige (8%) e con il dato dell’Emilia Romagna che sale al 12%.

I segreti della Puglia

Chiaramente è il clima, è la varietà di fantastici scenari marini, ad attirare verso il territorio regionale ma, probabilmente, difficoltà logistiche e servizi, fanno propendere per le coste romagnole e le colline emiliane come nella tradizione recondita. Una seconda “medaglia” è conquistata dalla Puglia in qualità di regione più attraente per i residenti dello “Stivale”. La regione va sul podio anche per quanto concerne le vacanze di durata pari o superiore alle quattro notti nel contesto temporale complessivo del 2023, ovvero non focalizzando l’attenzione solamente sui mesi che vanno da luglio a settembre.

In questo caso su di essa è ricaduta il 7,6% della scelta nazionale. Terzo posto in coabitazione con il Trentino Alto Adige ed alle spalle della Toscana (9,9%) favorita dalle attenzioni ad essa rivolte soprattutto nelle mezze stagioni (dove spadroneggia) e dell’Emilia Romagna (8,7%).

Non vi è stata l’accelerata decisa che tanti auspicavano per il turismo italiano, dopo i dati incoraggianti immediatamente successivi alla fine dell’epoca Covid 19.

«Nel 2023 – scrive Istat - il turismo dei residenti si attesta su livelli simili a quelli del 2022. I viaggi con pernottamento sono 52,1 milioni e risultano ancora inferiori ai valori del 2019, anno precedente la pandemia (-27%). Le notti trascorse in viaggio sono ancora il 21% in meno rispetto a quelle osservate nel 2019. Dopo la marcata crescita osservata nel 2022, i viaggi in Italia non registrano sostanziali variazioni e non recuperano il 24% perso rispetto al 2019. Le vacanze, che nel 2022 avevano mostrato una decisa ripresa, sono sostanzialmente invariate e si attestano nel 2023 a poco più di 48 milioni (92% dei viaggi, 95% delle notti). Prevalgono le vacanze “lunghe”, che, dopo aver raggiunto nel 2022 i livelli pre-pandemia, nel 2023 interrompono la loro crescita attestandosi a 28,5 milioni (-19% sul 2019). Anche le vacanze brevi non cambiano rispetto al 2022 e sono ancora il 31% in meno di quelle registrate nel 2019».

Chiaramente l’inflazione dell’ultimo biennio ha recitato un ruolo importante quanto negativo e, l’italiano, tra le rinunce è costretto ad includere la vacanza, una volta “sfogata” la voglia di libertà dopo le restrizioni imposte dalla pandemia.

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