Cala in modo consistente, come spesso dopo i giorni festivi, e si attesta sotto quota 50 il numero dei nuovi casi positivi al covid 19 oggi in Puglia. Oggi su 2.931 test, sono stati rilevati 44 casi positivi al coronavirus: 8 in provincia di Bari, 21 in provincia di Brindisi, 3 nella provincia Bat, 2 in provincia di Foggia, 13 in provincia di Lecce. Tre casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e attribuiti. Sono diminuiti i test. Sostanzialmente stabili i decessi. Crescono in modo cospicuo i nuovi guariti e pertanto in maniera analoga scendono gli attuali positivi.
Ricoveri, frena il calo. Nove i decessi
La decrescita dei ricoverati invece prosegue a un ritmo più rallentato. È il quadro del bollettino epidemiologico quotidiano sulla pandemia, stilato dalla Regione sulla base delle informazioni del Dipartimento promozione della salute. Ieri i nuovi contagi erano 196 su 5.957 tamponi. Sono stati registrati 9 decessi: 6 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 1 in provincia di Foggia. Ieri i morti erano 10. In tutto sono morte 6.527 persone. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.510.077 test. Sono 223.182 i pazienti guariti mentre ieri erano 221.900 (+1.282). I casi attualmente positivi sono 21.177 mentre ieri erano 22.424 (-1.247).
Gimbe: numero dei test inferiore a cusa del decreto
ll numero di persone testate settimanalmente per il Sars-Cov-2, stabile sino alla prima decade di maggio, si è ridotto nelle ultime 3 settimane da 662.549 a 439.467, con un calo molto forte, pari al -33,7%. Nello stesso periodo sono state testate, con tampone molecolare o antigenico, in media 120 persone al giorno per 100.000 abitanti con nette differenze regionali: da 199 del Lazio a 49 della Puglia. È uno dei punti che emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 26 maggio - 1 giugno 2021.
Meno test per restare nei parametri
«Purtroppo - spiega Lino Cartabellotta, presidente Gimbe - i criteri per conquistare e mantenere la zona bianca, introdotti con il Decreto legge del 18 maggio 2021, disincentivano le Regioni a potenziare le attività di testing e a riprendere il tracciamento, proprio nel momento in cui i numeri del contagio permetterebbero di utilizzare un'arma mai adeguatamente utilizzata».