Puglia, emergenza xylella: la Regione vara il nuovo piano in nove mosse. Spesa prevista: 8 milioni di euro

Puglia, emergenza xylella: la Regione vara il nuovo piano in nove mosse. Spesa prevista: 8 milioni di euro
di Maria Claudia MINERVA
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Mercoledì 7 Aprile 2021, 18:10 - Ultimo aggiornamento: 19:05

La Giunta regionale ha varato il nuovo Piano d’azione da 8 milioni di euro (a valere su risorse economiche europee e regionali) contro la xylella fastidiosa firmato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia. Il provvedimento, approvato ieri, è un concentrato di interventi che la Regione Puglia intende realizzare nel corso di quest’anno per contrastare la diffusione della batteriosi su tutto il territorio pugliese. Il piano descrive, in 28 pagine, le attività da svolgere nelle aree delimitate, con particolare riferimento all’organizzazione delle indagini, alla definizione del numero di piante da campionare e delle prove di laboratorio da effettuare, le procedure che l’Autorità competente regionale (Osservatorio fitosanitario regionale) adotta a partire dall’individuazione delle piante infette, la calendarizzazione delle attività, la governance, il quadro economico e il cronoprogramma per ciascuna azione programmata. «L’obiettivo generale del Piano è anticipare l’evoluzione della malattia evitando di disperdere energie nelle aree dove ormai non è più possibile eradicare l’organismo nocivo» ha spiegato l’assessore Pentassuglia. Tre gli interventi specifici: il primo, «eradicare la malattia nelle attuali aree delimitate evitando di disperdere energie nelle aree infette nelle quali ormai l’organismo nocivo si è insediato stabilmente»; il secondo, «contenere la diffusione dell’organismo nocivo nella Puglia meridionale per tutelare le aree indenni regionali ed evitare che la malattia si diffonda nel resto del territorio dell’Unione Europea»; il terzo, infine, «prevenire la diffusione dell’organismo nocivo nelle aree indenni mediante la riduzione anticipata della popolazione dei vettori e la preparazione del territorio attraverso la comunicazione e l’informazione».

Le azioni

Nove le azioni programmate: sorveglianza del territorio; monitoraggio dei vettori; rimozione e distruzione delle piante; indennizzi; lotta al vettore; autorizzazione siti di produzione in aree delimitate; controlli ufficiali; formazione; comunicazione. La sorveglianza è disposta in: “area indenne” con una sub-area compresa tra le aree delimitate di Monopoli e Polignano in cui si svolgerà una sorveglianza rafforzata; “aree delimitate” in cui si applicano le misure di eradicazione (Monopoli, Polignano e Canosa di Puglia); “area delimitata in cui si applicano le misure di contenimento (area di 5 km. dal confine tra la zona cuscinetto e la zona infetta dell’area delimitata Salento); “due fasce di elevato rischio”, della larghezza di 400 metri, dove si applica la sorveglianza rafforzata e che percorrono l’intero territorio da costa a costa, poste in zona cuscinetto a confine con la zona contenimento e a sud della zona di contenimento. In complesso, le aree sottoposte a monitoraggio investono 550 mila ettari di territorio. Il Piano di sorveglianza coinvolge 216.757 piante specificate da campionare per 30.943 analisi in laboratorio. 

Gli indennizzi

Nel Piano non poteva mancare il capitolo sugli indennizzi. Saranno di tre tipi, in particolare: a) indennizzo dei costi derivanti dall’attuazione delle misure di controllo ed eradicazione; b) indennizzo dei danni causati a seguito dell’organismo nocivo ai vegetali; c) indennizzo dei costi per la prevenzione dell’organismo nocivo ai vegetali. «La Puglia intende avvalersi della possibilità di candidare le spese eleggibili a sovvenzione da parte della Commissione Europea - si legge nel Piano -, con particolare riferimento alle seguenti misure: a) “sorveglianza” (Ispezioni visive, campionamento, analisi di laboratorio, campionamento e analisi vettori); b) distruzione e rimozione delle piante; c) indennizzi agli operatori/proprietari interessati per i trattamenti, la distruzione/rimozione, pulizia/disinfezione; d) indennizzi ai proprietari interessati per la perdita di valore delle piane distrutte o altri oggetti distrutti; e) informazione e comunicazione».

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