«Pd o M5s? Pari sono» Riesplode la polemica sulle parole di Emiliano

«Pd o M5s? Pari sono» Riesplode la polemica sulle parole di Emiliano
di Michele EMILIANO
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Mercoledì 14 Settembre 2022, 18:16

Anche grazie alla trazione della frase cruda sul far sputare sangue degli avversari, l'Emiliano pensiero fa il giro d'Italia e porta con sé anche l'opinione - mai smentita dal governatore - che il Pd dovesse correre alle Politiche al fianco del M5S. In un'intervista al Fatto Quotidiano Emiliano, che in Puglia governa ormai stabilmente in tandem con i pentastellati, ha ribadito di reputare un errore imperdonabile non aver trovato un accordo magari un'alleanza tecnica che consentisse a dem e 5s di allearsi per scongiurare l'avanzata degli eredi del Duce. Oltre a rivendicare l'uscita, sommersa dalle critiche persino da Massimo Cacciari: «In una campagna elettorale, priva di ogni consenso i politici sproloquiano con battute infelici», ha detto il filosofo, il governatore pugliese manda ancora avanti l'asticella dello scandalo politico. E lo fa invitando al voto utile, che in Puglia a suo dire lo sarebbe indifferentemente per Pd e M5s: «Io amministro la Puglia con una maggioranza che comprende i 5stelle - spiega Emiliano -, non posso quindi fare mia la richiesta di Letta: chiediamo, invece, all'elettorato di compiere un miracolo scegliendo collegio per collegio quello che ritengono con più possibilità cercando di far confluire il più possibile i voti, non importa se al Pd o ai 5 Stelle». Le parole del governatore pugliese non sono certo inedite nel Pd. Già un mese fa il responsabile enti locali delpartito, Francesco Boccia aveva ammesso di guardare con favore alla possibilità di ritentare l'asse rossogiallo. E Goffredo Bettini, ex deputato e storico membro del partito, gli aveva fatto eco poco dopo aprendo a una prospettiva di alleanza post voto. Ora questo orizzonte ritorna nelle affermazioni di Michele Emiliano: «La mia speranza era ed è quella di stabilizzare il fronte progressista». Conte incluso.
Enrico Letta però non si espone e anzi aggira la possibile polemica scaricando sulla testata giornalistica il peso delle parole di Emiliano: «Il Fatto quotidiano tira acqua al suo mulino essendo organo ufficiale dei 5 Stelle - replica il segretario dei democratici su Rai 1 -. Hanno avuto sempre consensi alti al Sud ma quello che a noi risulta è che i 5 Stelle tolgono voti alla destra e non a noi nel Mezzogiorno».
Molto meno diplomatico di Letta è dalla Puglia il consigliere regionale democratico Fabiano Amati, che in questa campagna elettorale non ha lesinato critiche frontali molto aspre all'atteggiamento del partito nei confronti di Emiliano, già a partire dalla composizione delle liste in cui il presidente pugliese avrebbe «scippato i posti migliori per i suoi». Oggi Amati torna a bomba: «È tutto un gran paradosso: a me, che segnalo l'invotabilità delle liste del Pd per violazione dello Statuto, si dichiara guerra e inimicizia perpetue; per Emiliano, invece, che si prende i posti del PD in violazione dello Statuto - a cominciare da quello per il suo capo di gabinetto - e fa propaganda per altri partiti, fra qualche ora vedremo avviato il processo di beatificazione. Se qualcuno dovesse chiedermi perché il PD pugliese è destinato a perdere - prosegue Amati - , non deve cercare a lungo per trovare una risposta: sono gli effetti corruttivi sulle menti di un sistema di potere che va distrutto, senza nascondere le verità anche spiacevoli dei fatti e omettere la logica, soprattutto in campagna elettorale, ossia il momento in cui si è obbligati ancora di più a non barare».
Le reazioni arrivano anche da lontano. A L'aria che tira (La7) la vicepresidente del Pd, Debora Serracchiani risponde a Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it: «Emiliano fa una considerazione ovvia perché in Puglia siamo al governo assieme al M5s. Quindi, posso capire che lui abbia fatto quell'affermazione, ma non la condivido». E critiche arrivano anche da Terzo Polo, con il senatore di Italia Viva Davide Faraone che cavalca l'onda su Twitter: «Per il Pd votare Pd o votare M5S è la stessa cosa. Lo ha detto Bettini nei giorni scorsi, lo ribadisce Emiliano. Noi lo diciamo da anni che ormai sono sovrapponibili. Per questo siamo anni luce lontani da loro».
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