Ospedali, i costi aumentati quattro volte: «Per Maglie servono 416 milioni»

Ospedali, i costi aumentati quattro volte: «Per Maglie servono 416 milioni»
di Paola ANCORA
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Domenica 7 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 11:02

Per realizzare l'ospedale del Sud Salento, fra Maglie e Melpignano, serviranno 416 milioni di euro e «svariati milioni in più», confermano fonti interne alla Regione, dovranno essere trovati per costruire quello di Andria e demolire e ricostruire un padiglione del "Riuniti" di Foggia. Il dettaglio dei lavori e delle spese che hanno fatto lievitare a dismisura il costo di queste tre opere ritenute strategiche dall'amministrazione regionale saranno snocciolati domani, a Bari, durante la prima commissione Bilancio presieduta dal consigliere di Azione Fabiano Amati e nel corso della quale saranno ascoltati tecnici e funzionari del Dipartimento Salute, proprio per capire come si sia arrivati alle cifre monstre. Non solo. In commissione si cercherà di comprendere quali siano le responsabilità e le soluzioni per recuperare l'Accordo di programma da 335 milioni complessivi - destinati proprio ai tre ospedali - e che si è lasciato scadere, con «conseguente disimpegno delle somme», come ha comunicato il ministero della Salute alla Regione in una nota ufficiale del 27 dicembre. 

Le criticità


Il copione, insomma, si ripete. Com'è stato per il Dea Fazzi realizzato a Lecce, per l’ospedale San Cataldo di Taranto o per il Monopoli-Fasano in dirittura d'arrivo, i costi milionari inizialmente preventivati dalla Regione sono saliti nel corso di anni e anni di ritardi, rinvii, cambiamenti, correzioni progettuali, soltanto in parte fisiologiche vista la complessità delle opere in questione. Un problema che non riguarda soltanto le strutture sanitarie ma tutte le infrastrutture - si pensi alla storia infinita e ancora non conclusa della Statale 275 Maglie Leuca - e non solo la Puglia, ma l'intero Paese se è vero che sul punto si sono ripetutamente concentrati richiami e attenzione dell'Anticorruzione e della magistratura contabile. Del resto, una qualsiasi grande impresa privata che si trovasse quadruplicati i costi di un cantiere difficilmente riuscirebbe a restare a lungo in piedi. Nella Pubblica amministrazione invece accade e l'ultimo caso è proprio quello dell'ospedale di Maglie-Melpignano. 
Nel 2008, quando l’allora Giunta regionale di Nichi Vendola lo mise in agenda per la prima volta, il costo stimato era di 93 milioni di euro; nel 2018, dopo una guerra di campanile fra i Comuni del sud Salento per individuare l'area dove l'ospedale sarebbe stato realizzato, la spesa era già salita a 142 milioni.

A settembre del 2019 lo studio Mario Cucinella Architets presenta il progetto, ritenuto fra i più avveniristici d'Italia e “riproposto” per la realizzazione di un nuovo ospedale a Cremona. Ma l'odissea della struttura ospedaliera da costruire nel tacco d’Italia e che diventerà il secondo polo di primo livello della provincia salentina non è finita. Il conflitto fra uffici regionali, la mancata autorizzazione Vas, l'individuazione di una enorme conduttura dell’Acquedotto pugliese che dovrà essere spostata e la presenza, ad appena 30 metri, della ferrovia costituiscono ostacoli che dilatano i tempi. Al punto da lasciar scadere l'Accordo di programma per il finanziamento dei lavori per «mancanza di progetti da mettere a gara» scrive la funzionaria regionale alle Asl di Lecce, Foggia e Bat. 

Le spese


Eppure, per la voce “interferenze” del programma di spesa dell'ospedale del sud Salento sono previsti appena 4 milioni. Dunque non è quella ad aver fatto lievitare il costo per costruire la struttura. Solo il cantiere costerà 250 milioni di euro, anziché i 142 preventivati nel 2018; 5 milioni serviranno per saldare la progettazione, tre per i collaudi, un milione per gli allacci, altri 6 per gli incentivi a funzionari e tecnici che lavoreranno al progetto, tre per verificare le progettazioni definitiva ed esecutiva, altri 47 milioni serviranno per pagare l'Iva. Un costo enorme, probabilmente - alla fine - ben superiore a quello sostenuto per i cantieri degli ospedali San Cataldo a Taranto e di Monopoli Fasano e un tempo lunghissimo - sette anni il periodo di cantiere previsto - dovranno essere affrontati, prima che i salentini possano usufruire dei servizi di un nuovo ospedale pensato nel 2008 e oggi, a sedici anni di distanza, ancora soltanto sulla carta. Intanto dal Pd il capogruppo Filippo Caracciolo replica alle critiche piovute nelle scorse ore dall’opposizione sulle revoche dei finanziamenti: «Le risorse per il nuovo ospedale di Andria, per quello di Maglie-Melpignano e per la ristrutturazione di parte del policlinico di Foggia non sono in discussione. Piuttosto che creare inutili allarmismi - afferma Caracciolo - i colleghi di FdI dovrebbero informarsi».

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