Raccolta dei rifiuti, il canone non aumenterà a Galatone e Alezio. Il Tar boccia il ricorso delle ditte appaltatrici

Raccolta dei rifiuti, il canone non aumenterà a Galatone e Alezio. Il Tar boccia il ricorso delle ditte appaltatrici
di Giuseppe TARANTINO
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Martedì 9 Aprile 2024, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 13:04

Il Tar Lecce boccia la richiesta di revisione del canone dei rifiuti avanzata dalle ditte Gial Plast, Bianco Igiene Ambientale srl e Armando Muccio srl e conferma la correttezza dell’operato dei comuni di Galatone e Alezio, che ora non dovranno versare le cospicue somme richieste dalle ditte gestori del servizio. Il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani dei comuni di Alezio e Galatone viene svolto dalle imprese Gial Plast, Bianco Igiene e Armando Muccio: il Comune di Galatone corrisponde un canone mensile di 143.884,03 euro, quello di Alezio un canone mensile di 56.761,78 euro. Più volte, a partire dal 2020, le società hanno chiesto la revisione e l’adeguamento del prezzo contrattuale annuo, quantificato, per ciascuna annualità, in 164.778,06 euro a carico del comune di Galatone ed in 62.128,13 euro a carico di Alezio.

I due Comuni, però, hanno sempre risposto negativamente alla richiesta delle società, anche alla luce della nuova normativa dettata da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) con l’obiettivo di restituire al sistema la necessaria trasparenza, equità ed efficienza dei costi. Così nel 2023 le società hanno impugnato davanti al Tar Lecce i dinieghi espressi dai Comuni di Alezio e Galatone, ritenendoli illegittimi. Ieri mattina la Sezione II del Tribunale amministrativo di Lecce (presidente Antonella Mangia, relatore Nino Dello Preite) ha pubblicato le due sentenze, con le quali ha rigettato entrambi i ricorsi delle ditte. Il Tar ha anche condannato le ditte ricorrenti a pagare le spese di lite in favore dei comuni di Alezio e Galatone (difesi dall'avvocato Paolo Gaballo) pari a 6mila euro complessivi, oltre accessori di legge, ed in favore dell’Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il Servizio di Gestione dei Rifiuti, intervenuta nel giudizio, pari ad ulteriori 6mila euro, oltre accessori di legge.

In particolare, i giudici amministrativi, accogliendo le tesi difensive dell’avvocato Gaballo, ha rigettato i ricorsi, affermando il principio del riconoscimento dei soli costi che trovino giustificazione nella migliore tecnica imprenditoriale, per cui gli stessi non devono essere riconosciuti costi superflui che gravano a carico del cittadino. Secondo il Tar, infatti, il nuovo assetto è stato ideato proprio in un’ottica di esclusiva tutela dei cittadini e quindi deve escludersi qualsiasi aumento non previsto, al fine di garantire la sostenibilità sociale delle tariffe e il miglioramento dell’efficienza complessiva delle gestioni.

Le amministrazioni comunali

Soddisfazione per l’esito del giudizio è stata espressa dall’avvocato Gaballo e dal sindaco di Galatone, Flavio Filoni e dal sindaco di Alezio, Andrea Barone, che ora non dovranno vessare i propri cittadini per versare le cospicue somme richieste dalle ditte gestori del servizio.

«Occorre essere sempre molto attenti e operare in maniera tempestiva quando si affrontano argomenti che possono avere una ricaduta negativa sulle tasche dei cittadini - commenta il sindaco di Alezio Barone - . Siamo contenti per l’esito del giudizio perche’ ci permette di non sostenere , al momento, ulteriori spese per il servizio della raccolta dei rifiuti».

«In un momento in cui, i costi per la gestione dei rifiuti sono in aumento, ritengo che sia un atto dovuto tutelare i cittadini in tutte le sedi- dichiara il sindaco di Galatone Filoni -  Pienamente soddisfatto dell'esito del giudizio auspico ulteriori interventi al fine di contenere i costi sostenuti dai cittadini di Galatone».

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