Puglia e caos scuole, i presidi scrivono al premier Conte: «Devono essere riaperte»/ Leggi la lettera

Puglia e caos scuole, i presidi scrivono al premier Conte: «Devono essere riaperte»/ Leggi la lettera
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Giovedì 5 Novembre 2020, 14:51

«Qui in Puglia abbiamo la sensazione di appartenere ad una classificazione territoriale del tutto sui generis, ad un quarto genere (o colore), si potrebbe dire, non contemplato dal Dpcm: una sorta di zona “rossissima” o, se vogliamo, “profondamente rossa”: intervenga sulla Regione e ne neutralizzi l'ordinanza che chiude le scuole»: la richiesta arriva dall'Associazione Nazionale Presidi di Puglia, presieduta da Roberto Romito, firmatario di una lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte per chiedere, dopo le ripetute proteste e critiche già avanzate in questi giorni, di consentire la riapertura delle scuole primaria e secondaria inferiore nella nostra regione.

«Comprendiamo benissimo la situazione drammatica che stiamo vivendo - scrive Romito -, che ci angoscia tutti i giorni ed alla cui mitigazione abbiamo contribuito e contribuiremo con gli sforzi immensi, sicuramente a Lei ben noti, che esercitiamo insieme ai docenti ed a tutto il personale scolastico nel corso della nostra attività professionale per tutelare il diritto all’istruzione dei nostri ragazzi. (...) Abbiamo criticato l’ordinanza nel merito e nel metodo, fino a chiederne il ritiro più volte, ordinanza arrivata al termine di un tourbillon normativo di disposizioni diverse e via via più restrittive che hanno messo a durissima prova, fin quasi a farla collassare, l’organizzazione didattica delle nostre scuole».

LEGGI IL DOCUMENTO: 2020_11_04_DPCM_e_ordinanza_407_Lettera_aperta_al_Presidente_del_Consiglio_05142407.pdf

Dunque, domani, quando entrerà in vigore il Dpcm, se l'ordinanza del presidente Emiliano restasse in piedi, cosa dovranno fare le scuole di Puglia?  Aprire, come è previsto facciano quelle del primo ciclo di formazione nelle zone arancioni (di cui la regione farà parte) oppure restare chiuse, come previsto dall'ordinanza del governatore pugliese? «Il 6 novembre - scrive infatti Romito - non sapremo più quale disposizione applicare, dovendo anche far fronte ai genitori dei nostri alunni, giunti anch’essi al limite della umana sopportazione dopo i reiterati annunci e controannunci di misure diverse».

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