Grottaglie cresce: è piattaforma europea per droni e satelliti

Grottaglie cresce: è piattaforma europea per droni e satelliti
di Oronzo MARTUCCI
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Venerdì 14 Febbraio 2020, 09:32 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 07:48
Grottaglie Airport test bed continua a essere sempre di più punto di riferimento per attività di ricerca e di sperimentazione, con ricadute industriali e produttive, così da trasformarsi in una struttura di livello europeo per operazioni aeree di tipo Beyond Radio Line of Sight (oltre la linea di vista) con sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (droni), integrate nella gestione del traffico aereo per erogare servizi innovativi di protezione civile, prevenzione dei rischi e gestione delle emergenze.

È quanto emerge dalla riunione svoltasi a Brindisi, presso la sede del Distretto tecnologico aerospaziale, di oltre 50 ricercatori, in rappresentanza di 14 partner industriali e accademici, che hanno condiviso i risultati raggiunti con il progetto Rpasinair che, con un investimento di 10 milioni di euro, sviluppa il programma Grottaglie Airport Test Bed. Rpasinair - cioè integrazione dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto nello spazio aereo non segregato per servizi civili innovativi - nasce da una richiesta della Commissione europea per garantire la sicurezza e lo sviluppo di sistemi a pilotaggio remoto, anche con riferimento al regolamento alla cui pubblicazione sta lavorando l'Easa (European Union aviario safety agency).

Nel corso dell'incontro di Brindisi sono state programmate anche le prossime attività di ricerca e sviluppo sperimentale che culmineranno con la realizzazione di una lunga campagna di sperimentazione aerea nell'aeroporto di Grottaglie. All'incontro hanno partecipato i rappresentati di diversi enti nazionali portatori di interesse: Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Enac, Asi (Agenzia spaziale italiana) Reparto Sperimentale Volo dell'Aeronautica Militare. Nel progetto sono impegnati come partner le migliori competenze nazionali, coordinate dal Dta, come capofila: in particolare Leonardo, Enav e Telespazio, con il contributo di Vitrociset, Planetek, Enginsoft, Politecnico di Bari, Università di Enna, Cnr-Issia, Enea, Università di Bari, Aeroporti di Puglia, Università di Enna-Kore, Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare.

L'elicottero Sw4-Solo di Leonardo sarà equipaggiato con una antenna satellitare e pilotato attraverso un collegamento con il satellitare Athena Fidus dalla postazione di comando e controllo all'interno dell'aeroporto di Grottaglie (pilota remoto) ed effettuerà una serie di voli sperimentali rispettando le regole di sicurezza dell'aviazione e con la supervisione di un controllore di traffico aereo che avrà a disposizione strumenti e funzioni innovativi di Atm (Air Traffic Management).
Sistemi tecnologici installati nello scalo aeroportuale analizzeranno i dati e le immagini georeferenziate del territorio sorvolato e inviate dai sensori dell'elicottero Sw4-Solo. Il Data Center ReCaS (Uniba/Infn) fornirà l'ambiente per il calcolo ad alte prestazioni ed ospiterà applicazioni che potranno raggiungere le performance richieste dalle emergenze.

Gran parte delle attività saranno svolte nel laboratorio in fase di sviluppo all'interno dell'aeroporto di Grottaglie (edificio Torre di Controllo), dotato dei più avanzati sistemi per la simulazione e la validazione di operazioni aeree di diversa tipologia (Vlos, volo a vista; Bvlos, con l'utilizzo di visori di realtà aumentata; Brlos, oltre la linea visibile) con sistemi aerei pilotati da remoto, droni o più in generale Uas unmanned aerial system, di ogni classe di peso, all'interno del traffico aereo commerciale e dei sistemi Atm.

Per il presidente del Dta, Giuseppe Acierno, «nell'ambito del Mediterranean Aerospace Matching previsto dal 25 al 27 Marzo a Grottaglie, alla cui organizzazione il Distretto si è dedicato da mesi, si avrà una piena evidenza delle numerose attività condotte in ambito droni. Sarà anche l'occasione per assistere dal vivo ad esibizioni e missioni di droni in volo». «L'evento - aggiunge Acierno - costituisce un ulteriore tassello di una strategia portata avanti da anni che punta a qualificare la Puglia, grazie alle sue capacità industriali e scientifiche, oltre che al suo patrimonio infrastrutturale, come luogo idoneo allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi basati sull'utilizzo di tecnologie satellitari a guida autonoma e ad attrarre nuovi investimenti. Siamo contenti di poter avere in quei giorni in Puglia la presenza delle più grandi multinazionali aerospaziali e dei più prestigiosi enti ed agenzie dell'aerospazio. È un'altra opportunità per il nostro sistema territoriale», ha concluso Acierno.
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