Caos Forza Italia. Fitto, il giorno dello strappo

Caos Forza Italia. Fitto, il giorno dello strappo
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Venerdì 10 Aprile 2015, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 18:53

Ore decisive per le sorti di Forza Italia. Il candidato governatore fittiano della Puglia, Francesco Schittulli, ha convocato infatti una conferenza stampa per annunciare la nascita della "cosa bianca" con Area Popolare-Ncd, Fratelli d'Italia-An e la lista che fa capo appunto all'ex ministro. E senza Forza Italia. «Mi auguro che nelle prossime ore anche il resto della coalizione di centrodestra, a cominciare da Forza Italia, si unisca condividendo la mia impostazione, nell'unica battaglia possibile per dimostrarsi alternativi alla sinistra», dice Schittulli.

Ben sapendo che al momento Forza Italia resta ancora divisa tra l'area che fa capo a Raffaele Fitto e quella che riconosce la leadership del neosegretario regionale di Fi Puglia, Luigi Vitali.

Quest'utlimo nei giorni scorsi ha aperto alle richieste dei fittiani e di Schittulli, accettando di candidare tutti i consiglieri regionali uscenti. Un'apertura che il Movimento Schittulli, però, non ha ritenuto sufficiente perché, ha precisato, si chiedeva a Vitali «l'inserimento nelle liste di Forza Italia dei consiglieri regionali uscenti, amministratori e dirigenti del partito».

E infatti la risposta di Vitali è negativa su tutta la linea. «Berlusconi è amareggiato perché aveva accettato le indicazioni che provenivano soprattutto dal sottoscritto, di aderire alla candidatura di Schittulli. E, onestamente, non si aspettava un atteggiamento di questo tipo», spiega il segretario di Fi Puglia. «Domani - annuncia Vitali - riunirò tutti i vertici del partito: parlamentari, consiglieri regionali e

dirigenti, e valuteremo la situazione. Sicuramente non staremo con le mani in mano. Siamo in contatto

col presidente Berlusconi e vedremo. Saremo sicuramente della partita, non rimaniamo a casa. Poi vedremo con chi fare accordi, liste e quant'altro».

Tuttavia, Vitali lascia qualche spiraglio per una ricomposizione della coalizione. «Fino a quando - spiega - noi non usciamo con una nostra soluzione alternativa, che da oggi ci sentiamo liberi di poter adottare perchè noi rispettiamo i patti ma altri li stracciano, fino all'ultimo minuto si può ricomporre e l'accordo si può fare».

«Le condizioni - ricorda - sono quelle che ci avevano chiesto e che noi abbiamo dato» auspicando che «qualcuno ritorni sui suoi passi: non dobbiamo certo essere noi che abbiamo già fatto molti passi indietro». «Però - conclude - se domani stabiliamo una strategia, e stabiliamo di fare altre alleanze e individuare altri candidati, noi siamo seri e dobbiamo rispettare questi impegni. Oggi siamo costretti a trovare una soluzione alternativa».