La domenica di Pasqua e il soleggiato lunedi' di Pasquetta non sono riusciti a portar via i venti di tempesta in FI: l'affondo di Raffaele Fitto di sabato scorso ha lasciato il segno e in Puglia, Ricostruttori e fedelissimi di Silvio Berlusconi sono ormai destinati a strade diverse. La tensione, tuttavia, e' 'nazionale' e potrebbe avere ripercussioni anche nei gruppi parlamentari. Anche per questo, pur senza tornare indietro di un passo sulla linea del rinnovamento, l'ex capo del governo, dalla Sardegna, ha chiesto ai suoi di abbassare ai toni, cercando di serrare i ranghi del partito.
Da qui il proliferare di appelli all'unita' giunti in queste ore con la linea dell'ex Cavaliere - atteso forse gia' mercoledi' a Roma - che resta pero' incentrata su una svolta 'innovatrice', anche generazionale, alla sua creatura.
Nel frattempo Fitto non ha intenzione di arretrare di un centimetro in una battaglia che reputa nazionale, che contesta linea e dirigenza azzurra e che non si vuole circoscrivere solo alla partita elettorale in Puglia, dove, del resto, la situazione resta a dir poco magmatica: con Francesco Schittulli destinato a correre con il sicuro appoggio di Ncd e fittiani ma non con il sostegno del partito che lo aveva candidato, FI. E non ci sarebbe, al momento, neanche un candidato alternativo (da escludere, inoltre, qualsiasi contatto con Adriana Poli Bortone) scelto dalla dirigenza azzurra. Ma le tensioni, in queste ore, non risparmiano neppure Ap.
Mercoledi' prossimo sara' probabilmente il giorno della riunione dei deputati in cui andra' in scena una sorta di resa dei conti tra Nunzia De Girolamo e chi, in Ncd, contesta il suo tratto anti-renziano. In ballo c'e' il posto di capogruppo ma anche, piu' in generale, la posizione politica di Ap. De Girolamo certamente non le mandera' a dire ponendo piu' in generale il tema della linea del Nuovo centrodestra. Tema sul quale una parte degli alfaniani e', in effetti, in fibrillazione, sia rispetto al futuro ministro agli Affari Regionali (tutt'altro che certo che sia una donna per un nodo che Alfano potrebbe sciogliere anche dopo le Regionali), sia rispetto alle alleanze sul voto di maggio.
In settimana il rebus Regionali sara' chiuso: certo il sostegno a Caldoro in Campania, Ricci in Umbria e Spacca nelle Marche, da ufficializzare quello a Tosi in Veneto mentre e' in Liguria che la partita e' aperta, con Ncd che - si apprende da fonti parlamentari - potrebbe considerare il sostegno alla parte riformista del centrosinistra, ovvero a Raffaella Paita. Lasciando cosi' Giovanni Toti col solo appoggio della Lega.
(Michele Esposito - Fonte Ansa)