Emiliano snobba i renziani: «Mi toglieranno voti? Prima devono fare la lista»

Emiliano snobba i renziani: «Mi toglieranno voti? Prima devono fare la lista»
di Vincenzo DAMIANI
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Sabato 18 Gennaio 2020, 08:45
«Renzi e Calenda potrebbero togliere voti alla mia coalizione? Se riescono a presentare una lista». Michele Emiliano si dice assolutamente non preoccupato dell'annuncio dell'ex premier e dell'ex ministro di voler sostenere alle prossime Regionali in Puglia un candidato diverso. Anzi, il governatore sembra quasi non credere alla possibilità per Matteo Renzi e Carlo Calenda di riuscire a organizzare una lista entro maggio. Il presidente non si lascia intimorire dalla eventualità di un centrosinistra pugliese diviso: «C'è una pace sostanziale nel fronte pugliese - dice a margine della presentazione, a Bari, del rapporto State of Health in the EU: Italy. Country Health Profile 2019 che si è svolta ieri in consiglio regionale - che è stata determinata dalle primarie».

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Le primarie, secondo Emiliano, «hanno messo tutti tranquilli, ora stiamo lavorando alle liste. Oggi riuniremo la coalizione per iniziare le preparazioni di costruzione delle liste, quindi va tutto bene». Il governatore pugliese sembra quasi convinto che la situazione possa persino essere risolta con un passo indietro di Italia Viva: «Credo è la sua analisi - che la partita sia nazionale, non locale. Non sento pugliesi sintonizzati sulla strada di Renzi e Calenda, anzi voglio ringraziare tutti coloro che pur essendo vicini a Renzi e Calenda sono più vicini alla Puglia. Voglio ringraziarli perché stanno dimostrando che questi anni di buon governo della Puglia non sono passati invano. C'è - prosegue - ancora l'uso di utilizzare singole vicende, tipo quella pugliese, per incidere sulla legge elettorale, su altre candidature. Addirittura mi dicono sui seggi suppletivi delle elezioni in Campania. Se è così, è compito della politica romana trovare una composizione. È naturale che qualcuno usi le elezioni prossime per mettere sotto pressione il Pd. Sono cose che sono sempre accadute, non sono affatto preoccupato».

A chi lo accusa di trasformismo, replica così: «Essere accusato di essere il miglior punto di dialogo tra M5s, sinistra, Pd e società pugliese, è la verità. Ho svolto questo ruolo e ne sono orgoglioso». Oggi il Tavolo politico del centrosinistra si riunisce per stabilire quante liste sosterranno Emiliano la prossima primavera nella corsa alle Regionali: dovrebbero essere sette e cioè Pd, Italia in Comune, Senso Civico, Con, Sinistra italiana, la confederazione che riunisce Puglia Popolare e Udc, Emiliano Sindaco di Puglia. Sul fronte renziano, invece, si lavora ancora sotto traccia ma Italia Viva sembra pronta a sbarcare nonostante lo scetticismo del presidente della Regione. Chi seguirà l'ex premier? I contatti sembrano essere molteplici e non riguardano solamente il Pd, si vocifera anche di possibili passaggi dall'area del centrodestra, da Forza Italia in particolare.

I fatti pugliesi, comunque, s'intrecciano con gli equilibri nazionali. In molti, non solo Emiliano, leggono la mossa a scavalco annunciata da Matteo Renzi in Puglia come un chiaro avvertimento al Pd, ai Cinque Stelle e al premier Giuseppe Conte su tenuta, equilibri e priorità del governo giallorosso. Lo stesso esperimento liberaldemocratico e centrista (l'alleanza Iv, Azione e +Europa) potrebbe essere riproposto altrove, o persino su scala nazionale. Anche per aggirare future trappole piazzate dalla legge elettorale. Qui e ora però conta come renziani e alleati muoveranno le pedine sulla scacchiera pugliese. E la scelta del candidato non è affatto semplice.

Innanzitutto perché il ventaglio di nomi politici e piuttosto ristretto: da escludere la ministra renziana Teresa Bellanova, spunta la suggestione Ivan Scalfarotto (ex viceministro, foggiano, anch'egli in Italia viva), improbabile la strada Dario Stefàno (strenuo critico di Emiliano, ma attualmente vicepresidente dei senatori Pd: per fare il gran passo dovrebbe mollare i dem). Molti indizi portano allora al volto della società civile: un imprenditore, un professionista o un manager, anche pubblico. Nei prossimi giorni saranno definitivamente sciolti tutti i nodi. Più in generale, l'obiettivo della neo-coalizione è calamitare l'interesse del mondo imprenditoriale e agricolo, settori in cui serpeggia un malcelato malcontento verso l'amministrazione regionale emilianiana.
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