E scatta il controesodo verso sud tra preoccupazione e treni in ritardo

E scatta il controesodo verso sud tra preoccupazione e treni in ritardo
di Salvatore Sergio COSTA
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Martedì 25 Febbraio 2020, 09:17 - Ultimo aggiornamento: 13:37
Chi con gli occhi puntati sul tabellone degli arrivi, chi a cercare qualcuno a cui chiedere maggiori informazioni, altri attaccati allo smartphone per conoscere in tempo reale la situazione a bordo del Milano-Lecce con arrivo previsto alle 20.50 sul binario 1.
Questa la situazione, già dal tardo pomeriggio di ieri, all'interno della stazione ferroviaria di Lecce. Genitori, parenti, amici, tutti ad aspettare quello che per certi versi è stato ribattezzato il treno del controesodo, una specie di simbolo in giorni, ore di fibrillazione per tutti. Un treno con a bordo studenti, lavoratori, trasfertisti partiti in tutta fretta per allontanarsi dalla zona rossa del coronavirus che in Lombardia ed in altre regioni del Nord Italia ha fatto registrare già alcuni casi e che ha costretto le autorità competenti a prendere i primi e drastici provvedimenti.

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«Siamo preoccupati, stiamo aspettando un parente che risiede in Lombardia da un po' di tempo dice una coppia che ha appena finito di leggere quanto scritto sulla schermata del display luminoso all'interno della stazione - non vogliamo rimanere coinvolti nella psicosi di queste ore ma la preoccupazione c'è, è inutile negarlo». In tanti, e la stessa Regione Puglia ne è consapevole, hanno deciso di tornare nella terra natìa dal Nord. Attrezzandosi in vario modo: aerei, auto e - appunto - i treni.
Sul tabellone posizionato al centro dell'area passeggeri della stazione di Lecce scorre ininterrottamente, in italiano ed in inglese, il comunicato diramato da Trenitalia con cui si avverte che i treni da e per Milano potrebbero subire un ritardo di 180 minuti e cambi di rotta per via dei controlli sanitari nella stazione di Casalpusterlengo, uno dei comuni del Lodigiano sottoposti a misura di isolamento. E ad annunciare questo provvedimento è anche lo speaker attraverso il sistema di diffusione audio.
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Un controesodo verso le regioni del Sud imponente quello che si è registrato nelle ore successive all'accertamento dei primi casi di coronavirus in Lombardia, con i treni diretti a Lecce presi letteralmente d'assalto da tanti residenti a Milano e nei comuni in cui si è in atto l'emergenza sanitaria. «Stiamo chiedendo informazioni più dettagliate al personale di Trenitalia ma al momento l'unica notizia certa che ci hanno riferito è che fa fede quanto riportato sul tabellone degli arrivi, con un ritardo del Frecciarossa che si attesterebbe attorno ai 15 minuti», dice un ragazzo in attesa di un amico che lavora nel capoluogo lombardo.
La tensione è tanta, anche se c'è chi cerca di sdrammatizzare, anche passando in rassegna foto e vignette che in queste ore circolano sui social. Un modo per esorcizzare la paura, per non pensare a quelle che sono le notizie che viaggiano veloci su tutti gli organi di informazioni ed amplificate dalla rete spesso in maniera fin troppo esagerata contribuendo ad alimentare la psicosi. L'unico dato certo, al momento, è che in Puglia non si registra nessun caso di coronavirus ma è notizia delle ultime ore quella relativa al provvedimento emanato dalla Regione Puglia in cui si invitano tutti i cittadini che rientrano in Puglia provenienti dal Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, a comunicare la propria presenza nel territorio pugliese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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