Landini in Puglia: «Contro la pandemia ci vuole l'obbligo vaccinate per tutti»

Maurizio Landini
Maurizio Landini
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Lunedì 10 Gennaio 2022, 11:04 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 13:32

Chiede l'obbligo vaccinale per tutti il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in Puglia per chiudere i lavori dell’assemblea organizzativa del sindacato pugliese, in corso questa mattina al Parco dei Principi di Bari.

L'obbligo vaccinale 

«Da agosto dello scorso anno stiamo dicendo che di fronte alla pandemia bisogna prevedere l'obbligo vaccinale per tutti, non averlo fatto abbiamo visto cosa determina: ritardi e aumento della conflittualità tra le persone. Bisogna superare la logica tutta politica, di battaglia partitica su queste questioni -  ha detto il segretario generale Landini - Consapevoli che il vaccino è decisivo ma non basta - ha aggiunto - bisogna anche mantenere tutti i presidi di sicurezza, che devono essere garantiti sia sui luoghi di lavoro che fuori dai luoghi di lavoro».

La pandemia e la scuola 

E nel giorno del rientro a scuola da parte degli studenti italiani, il segretario chiede che vengano messe in campo «tutte quelle misure di prudenza per evitare che questo mese di gennaio metta in discussione tutto l'anno scolastico in presenza, che deve essere garantito».

Secondo Landini, si «rischia di mettere in discussione la tenuta dell'insegnamento in presenza che per noi rimane elemento centrale e decisivo. Il numero degli studenti non vaccinati è ancora altissimo, è necessario avere tutte quelle misure di prudenza». «I dati dimostrano - ha concluso - come l'insegnamento a distanza stia riducendo la capacità di apprendimento degli studenti e in più il nostro Paese continua ad essere un Paese con un elevatissimo abbandono scolastico».

Sulla scuola «a due anni di distanza - aggiunge - stiamo affrontando gli stessi temi, quello che emerge è che una serie di questioni non sono state affrontate dai vari governi che si sono succeduti. Avevamo avanzato proposte molto precise, c'è persino un accordo firmato dal ministro che non è applicato», ha aggiunto il segretario. «Paghiamo il fatto - ha detto - che non sono state fatte assunzioni per aumentare gli organici nelle scuole e togliere la precarietà, c'era bisogno di investire sulla sicurezza» anche riducendo «il numero di alunni per classi». 

La questione spesa pubblica 

«Abbiamo bisogno di aumentare la spesa pubblica nella direzione del diritto alla sanità, del diritto all'istruzione e del diritto ad un sistema di trasporto pubblico degno di questo nome. Dovremmo imparare da questi due anni di pandemia che le questioni come trasporti, scuola e sanità sono attività che devono vedere grandi investimenti - ha proseguito il segretario - Bisogna andare nella direzione opposta rispetto agli ultimi anni - ha concluso - perché noi oggi paghiamo i danni fatti negli anni passati con i tagli a servizi che sono essenziali e che devono vedere un intervento».

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