Quanto costa una giornata in spiaggia? Da Gallipoli (la più cara) a Pulsano e Vieste: il report

Quanto costa una giornata in spiaggia? Da Gallipoli (la più cara) a Pulsano e Vieste: il report
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Martedì 1 Agosto 2023, 21:21 - Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 20:27

A Gallipoli una famiglia di quattro persone spende 500 euro al giorno per andare al mare, mangiare e dormire. È la località di mare più cara della Puglia, ma non è l'unica nel mirino delle associazioni di consumatori. Un report dell'Adoc Puglia fa il punto sul caro prezzi del mare in Puglia. E attacca: "Così i turisti scappano". E infatti il calo è evidente. Ma quali sono le località più costose in Puglia?

La mappa della Puglia

Secondo Adoc a Gallipoli per un ombrellone e due lettini si spendono dai 35 ai 50 euro al giorno, una camera matrimonia in un b&b (per una famiglia di quattro persone) costa da 106 a 265 euro e un ristorante va dai 35 ai 150 euro. Servono anche 500 euro per un soggiorno di una sola notte.

Più economico il Gargano, dove una famiglia di 4 persone potrebbe spendere in media dai 300 ai 400 euro. Nello specifico a Vieste si spende dai 25 ai 40 euro per un ombrellone e due lettini, da 95 a 150 euro per una camera matrimoniale in un b&b e dai 30 ai 150 euro in un ristorante per il pranzo. Nel Barese, a Polignano a Mare, sui lidi si spende invece tra i 25 e i 59 euro. Per il soggiorno in b&b si arriva a spendere fino a 250 euro a notte, per i ristoranti dai 35 ai 200 euro a persona. A Pulsano, infine, prezzi simili a quelli del Gargano con un ombrellone e due lettini da 20 a 40 euro; per b&b dai 95 ai 190 e per il ristorante da 35 a 150 euro.

Il calo delle presenze

Dall'indagine sono state escluse le strutture particolarmente lussuose che richiedono sino a 500 euro a notte. «L'Adoc - dichiara Giulia Procino, presidente Adoc - è convita che lo scarso afflusso di turismo in Puglia ed il calo delle presenze siano dovuti agli aumenti dei prezzi dei servizi turistici, accompagnato dalla difficoltà economica dovuta al caro prezzo che ha svuotato le tasche delle famiglie pugliesi.

Prima il Covid, poi la crisi energetica, con il conseguente aumento dei prezzi di prima necessità hanno portato molte famiglie pugliesi a rinunciare alle vacanze o comunque a scegliere mete più economiche, anche a costo di andare all'estero». 

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