Caro volo, quanto ci costi. Biglietti, prezzi record: mai così alti in dieci anni

Caro volo, quanto ci costi. Biglietti, prezzi record: mai così alti in dieci anni
di Giuseppe ANDRIANI
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Venerdì 10 Novembre 2023, 08:40


I biglietti per un viaggio in aereo non sono mai stati così cari nell'ultimo decennio. L'impennata dei costi travolge anche la Puglia: un volo verso il tacco d'Italia nel mese di dicembre costa già circa il 35% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ed è allarme per i fuorisede che torneranno a casa per le festività natalizie. I voli dal resto d'Italia verso la Puglia costano circa il 35% in più rispetto all'anno scorso e sono anche leggermente più alti rispetto al periodo pre-pandemico. Solo verso la Sicilia si segnala un aumento peggiore. Ed è - come certifica uno studio del Corriere della Sera - il record degli ultimi dieci anni.

Caro prezzi anche in Europa


Non va meglio neppure se viene preso in considerazione il prezzo dei biglietti da e verso le destinazioni europee, per cui si assiste (inermi, sarebbe il caso di dire) in media a un rincaro del 54%. Il rischio è che i prezzi così alti degli aerei possa costituire un salasso per chi vorrà tornare a vivere il Natale con la propria famiglia - nel Sud che si spopola, il fenomeno dell'emigrazione dei giovani, tanto per motivi di lavoro che per ragioni legate allo studio universitario è in crescita dopo la contrazione del periodo covid -, e che possano scoraggiare i turisti in un territorio che ha fortemente bisogno di puntare sulla destagionalizzazione. Insomma, a conti fatti, i rincari rischiano di diventare un limite strutturale anche per l'economia pugliese: più la regione sarà difficile da raggiungere, più le presenze saranno in calo.
Il tutto avviene in un contesto nel quale già qualche settimana fa era scoppiato il caso del taglio dei collegamenti da alcuni aeroporti strategici, quali Roma e Milano, verso Brindisi.

Anche l'intervento della politica aveva "convinto" Ita Airways a tornare indietro. Adesso la questione, che sembra riproporsi ciclicamente, riguarda le lowcost ormai non più lowcost.


Già l'anno scorso la Commissione Europea aveva acceso un faro sulla questione del rincaro del trasporto aereo, ma il tutto si era chiuso in un "nulla di fatto". E quando il governo era intervenuto con un tetto ai prezzi dei biglietti per la Sicilia e la Sardegna (aree tutelate perché isole) si era scatenata una guerra "diplomatica" con Ryanair. Le compagnie low cost rivendicano, dal lato proprio, le logiche del mercato, ma il Codacons e Confindustria sono pronti ad aprire una vertenza sul tema. Anche perché nel post-pandemia il problema dei costi è emerso con forza prima delle festività natalizie e pasquali. "Le tariffe e i costi aggiuntivi più o meno trasparenti stanno nuovamente limitando il diritto alla mobilità dei cittadini italiani e dei turisti stranieri, con difficoltà per le agenzie di viaggio che lavorano sulle tratte nazionali o sull'incoming che poi prevede spostamenti interni all'Italia», ha detto ieri Franco Gattinoni, presidente della Federazione turismo organizzato di Confcommercio. «Non è accettabile che andare in Sicilia o in Sardegna costi più che volare su New York. L'Antitrust ha già aperto un'istruttoria sul mercato che riguarda la Sicilia e noi abbiamo dato il nostro contributo in termini di dati e informazioni - aggiunge Gattinoni - Ma è chiaro che a fronte di un mercato tutt'altro che sano e competitivo servono soluzioni di sistema e un ridisegno strategico complessivo del settore dei voli, cui siamo pronti a dare il nostro apporto nell'ambito del tavolo istituzionale ad hoc, del quale sollecitiamo a questo punto una convocazione».

L'intervento dell'Antitrust


L'Antitrust ha aperto l'istruttoria per l'intervento del Codacons, che ha inviato una segnalazione "affinché l'Autorità intervenga sull'ennesimo rialzo dei voli aerei a danno di lavoratori e studenti che tornano a casa durante le feste - ha spiegato il presidente Carlo Rienzi - Non possiamo non chiederci che fine abbiano fatto le misure del Governo introdotte col Decreto Asset e che erano finalizzate proprio ad evitare ciò che il Codacons ha registrato, ossia un aumento delle tariffe per i collegamenti con le isole durante un periodo di picco della domanda».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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