Commissioni verso il nuovo flop. Il miniassessore? Forse alle Arca Puglia

La seduta convocata per oggi potrebbe essere disertata dalla maggioranza perché manca l’accordo politico. Emiliano offrirebbe al Pd l’edilizia popolare pur di non spodestare Azione. Fdi: «Disponibili per presidenze di garanzia»

Commissioni verso il nuovo flop. Il miniassessore? Forse alle Arca Puglia
di Alessandra LUPO
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Venerdì 2 Febbraio 2024, 04:35

Il rinnovo delle commissioni consiliari rischia di diventare una farsa per la Regione Puglia. Scadute lo scorso giugno e finite al centro di un lungo braccio di ferro in maggioranza, potrebbero infatti slittare ancora per chissà quanto, tenendo in scacco l’assetto della coalizione. 
Oggi infatti alla convocazione dei componenti di commissione, che dovrebbero votare i nuovi presidenti, potrebbe non presentarsi la maggioranza facendo naufragare la seduta, già rinviata e poi sollecitata più volte. Il motivo è ancora il mancato accordo politico, che non è stato raggiunto nemmeno durante la riunione tra Michele Emiliano e i capigruppo di maggioranza di lunedì scorso. Il muro contro muro resta sulla presidenza della commissione Bilancio, presieduta da Fabiano Amati e mantenuta anche dopo il passaggio dal Pd ad Azione. I dem, in virtù della dimensione e del ruolo del gruppo rivendicano la postazione. Ma Emiliano vorrebbe lasciarla ad Azione, blindando così il ritorno dei calendiani nella sua maggioranza.

Una minidelega al Pd. Spunta l'ipotesi delle Arca Puglia

Per questo, nelle scorse ore il presidente è arrivato a offrire al Pd una nuova delega consiliare che potrebbe riguardare la gestione delle Arca, l’agenzia regionale per la casa e l'abitare che con le sue cinque diramazioni territoriali nate sulle ceneri degli ex Iacp gestisce un notevole patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Per ora si tratta solo di un’ipotesi, che il Pd sta vagliando attentamente ma per ora senza grande convinzione. Anche se la delega, tutt’altro che leggera andrebbe a eroderebbe nuovamente il campo d’azione di Anna Grazia Maraschio. All’assessora di Sinistra Italiana che nel suo pacchetto conta anche le politiche abitative, l’Ambiente e all’Urbanistica, quest’ultima già forzatamente condivisa con il consigliere delegato del gruppo “Con”, Stefano Lacatena, di tutt’altro orientamento in materia.
Per il resto, l’avvicendamento interno al Pd avverrebbe senza troppi scossoni alle commissioni Cultura (la sesta, che vedrebbe Parchitelli al posto di Metallo) e quinta Ambiente (Mazzarano al posto di Campo), “Con” otterrebbe invece un analogo risarcimento riprendendosi la seconda commissione, Affari Generali, che passerebbe da Antonio Tutolo (Misto) ad Alessandro Leoci.

Mentre Vizzino manterrà la presidenza della terza commissione, Sanità. La quarta, Industria, potrebbe restare a Paolicelli. Mentre la settima, Statuto, che spetta all’opposizione, vedrebbe l’avvicendamento interno alla Lega tra Gianni De Blasi e Joseph Splendido.

Il centrodestra all'attacco: «Mercato delle vacche. Anche Laforgia non dice nulla»

Ovviamente anche le sorti del centrodestra restano però legati ai dissidi della maggioranza. Tanto che Fratelli d’Italia in una nota prende le distanze da quello che definisce un “decadimento politico e mercato delle vacche”: «Non si riescono a far quadrare i conti all’interno della maggioranza di centrosinistra? E che problema c’è! Ecco che il prestigiatore Michele Emiliano è pronto a far uscire dal cilindro della Regione Puglia altre nomine inventate di sana pianta», scrivono il capogruppo Francesco Ventola e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro -: in queste ore leggiamo sulla stampa e sentiamo nei corridoi del Palazzo regionale che per accontentare tutti e sistemare una volta per tutte le presidenze delle Commissioni regionali, Emiliano starebbe pensando di affidare la terza delega pseudo assessorile a un consigliere regionale, una sorta di risarcimento a chi rimane senza o perde la poltrona di presidente. E ora a chi toccherà lo strapuntino? Ma soprattutto qual è l’assessore che accetta di essere co-protagonista di un assessorato di fatto tagliato solo per far quadrare conti politici?». Poi l'affondo sul delicato terreno delle Comunali baresi: «Ciò che appare ancora più grave è che tutto questo avviene alla luce del sole senza che nessuno più s’indigni davvero, neppure il buon avvocato Michele Laforgia che continua a parlare ai baresi di pericolose infiltrazioni criminali in vari contesti, ma poi, pur di diventare candidato sindaco a Bari, sembra non accorgersi del poltronificio messo su in Regione da colui che invoca come suo alleato. E allora se proprio dovesse servire, il presidente Emiliano sappia che Fratelli d’Italia è pronta a offrire anche le presidenze di garanzia che detiene, purché si ripristini l’agire democratico delle Istituzioni e si metta fine a questo mercato delle vacche».
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