Ripristinato il volo Brindisi-Linate, Vadrucci: «Prima vittoria, ora avanti. La vera sfida è avere più collegamenti»

Mario Vadrucci
Mario Vadrucci
di Valeria BLANCO
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Giovedì 28 Settembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:42

Mario Vadrucci, presidente della Camera di commercio di Lecce, è stato il primo a lanciare l’allarme sulla (ulteriore) riduzione di voli da Brindisi verso Roma e Milano e viceversa. Lo spirito è sempre quello che lo ha portato anche a convocare un tavolo interprovinciale per parlare di Xylella e ricostruzione, cioè il voler “fare squadra”, ragionare in termini di Grande Salento piuttosto che di singole province. E, a quanto pare, è una strategia che inizia a dare i suoi frutti. 


Un problema - quello del taglio dei collegamenti - che, come giustamente sottolinea il rappresentante dei commercianti, non significa solo poter raggiungere la Capitale e uno centri nevralgici del Paese sul fronte industriale e commerciale, ma soprattutto i principali hub da cui poi prendere voli che portano praticamente in tutto il mondo.

Ed è un problema che coinvolge allo stesso modo sia il cittadino che vuole semplicemente raggiungere una meta esotica per le vacanze, che l’imprenditore che ha necessità di viaggiare spesso per curare il suo business. Ma tant’è, il volo Brindisi-Milano (Linate), cancellato da Ita appena qualche settimana fa, è stato ripristinato, mentre non si esclude - e su questo fronte prosegue la battaglia - che presto possa essere riattivato anche il prezioso collegamento con Fiumicino. Mario Vadrucci raccoglie con soddisfazione questa prima apertura da parte dei vertici della compagnia, ma la legge come un primo tassello che va finalmente al posto giusto nel quadro di un puzzle tutto ancora da costruire.


Presidente Vadrucci, dopo la mobilitazione anche politica da lei sollecitata, Ita ha annunciato il ripristino del volo Brindisi-Milano (Linate). Soddisfatto?
«È una prima vittoria: la notizia è stata accolta con soddisfazione, anche se la penso esattamente come il presidente della Provincia Stefano Minerva e cioè che la battaglia da fare è quella per avere più voli, non per ripristinare quelli che ci sono stati sottratti. Sono felice che il mio alert abbia compattato i politici e che per una volta il sistema salentino si sia mosso all’unisono per ottenere questo importante risultato». 

Il taglio previsto per la fine di ottobre non ci sarà: Milano resta “vicina” anche per chi vuole raggiungerla partendo nel tardo pomeriggio.
«La gente sembra sottovalutare l’importanza del collegamento con le due più grandi città italiane, non pensando forse che quelli sono i nostri hub ed è passando da lì che si può andare in tutto il mondo. Ora questa sfida è vinta, ma solo a metà: la battaglia continua fino a che non sarà ripristinato anche il volo soppresso da e per Roma. Non è normale che chi arriva a Fiumicino con un volo intercontinentale debba aspettare sei o sette ore per poter volare verso Brindisi».


Intanto, la strada è segnata: abbiamo finalmente compreso che fare squadra, non solo nello sport, premia anche in termini di risultati.
«Io sono soddisfatto perché sento di aver fatto il mio dovere. Credo che il tratto distintivo del mio impegno come presidente dei commercianti, sin dal mio insediamento, sia stata proprio la voglia di condividere e allargare ai territori di Brindisi e Taranto qualunque dibattito, perché ritengo che viviamo in una zona economica unica e per questo le battaglie vanno fatte insieme. Insomma, intendo puntare sul Grande Salento, non solo a parole».
Oltre al lavoro di squadra, cosa crede che abbia inciso nel “suggerire” a Ita Airways l’opportunità di un dietrofront?
«In questo caso abbiamo potuto puntare su numeri che hanno reso lampante l’irragionevolezza di quella decisione. Abbiamo ricordato a Ita i risultati ottenuti, cioè una capienza dei voli ben oltre il 70%, e quindi abbiamo dimostrato anche con i numeri il profittevole andamento delle rotte da e per Brindisi».


Ha parlato di battaglie, vinte e ancora da combattere. Ma in nome di cosa si sta combattendo questa “guerra”?
«L’ottica è quella dei prossimi cinque anni: si parla di investimenti per gli aeroporti di Bari e Brindisi, di una seconda pista per l’aeroporto del Salento. Sui collegamenti aerei il discorso deve farsi più complessivo perché le nostre tre province, seppur così decentrate, contano quasi due milioni di abitanti e un bel numero di imprenditori che, al di là del turismo, hanno diritto ad avere trasporti, collegamenti e linee adeguati agli standard del 2023».


La strada sembra, però, ancora lunga.
«Per il momento ci accontentiamo della buona performance ottenuta nel non vederci ridurre i collegamenti. Poi bisognerà anche riflettere sul fatto che nel 2020 avevamo ben cinque coppie di voli su Roma e altre cinque su Milano e che a quei livelli sarebbe auspicabile tornare. Ma questa è una partita che non dipende solo dalle battaglie del territorio, bensì da quelle che si giocano a Bruxelles e da come si chiuderà la partita Ita-Lufthansa. Certo, anche qui, una mobilitazione degli europarlamentari del Sud potrebbe contribuire a non farci perdere terreno».

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