In dieci anni l’Aeroporto del Salento ha avuto un incremento dei passeggeri del 50%, eppure ora arrivano i tagli. E riguardano i voli più affollati. La tesi è stata sostenuta dai parlamentari pugliesi di centrodestra nel corso dell’incontro di due giorni fa con i vertici di Ita Airways, ma i numeri emergono con forza anche dal report dell’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) riferito al 2022. Ed emerge una discrasia piuttosto evidente: se da un lato l’Aeroporto di Brindisi-Casale è uno di quelli in maggior crescita a livello nazionale, è anche uno di quelli che viene penalizzato dai tagli dell’ultimo periodo. E sullo sfondo c’è la paura che - per motivi diversi - adesso arrivi il semaforo rosso anche dalle low cost, con Ryanair sul piede di guerra con il governo e con Enac dopo il caos legato ai prezzi dei biglietti per i collegamenti da e per le isole.
Il taglio
Ita, invece, ha già eliminato un volo diretto da Brindisi a Milano nel pomeriggio (non sarà più operato a partire dall’ultimo weekend di ottobre) e uno da Brindisi a Roma (tagliato da inizio ottobre).
Il collegamento
Anche perché arrivano su quelle tratte che, al contrario, funzionano di più. Il volo Brindisi-Milano Malpensa è il più “popolare” dall’aeroporto pugliese. E nel 2022 ha visto circolare oltre 272mila passeggeri (dati contenuti all’interno del rapporto Enac). Si tratta del 21esimo collegamento più scelto a livello nazionale. Ma la classifica, che pure resta lusinghiera, risente dei numerosi passeggeri in viaggio da e per le isole. Insomma, tolti coloro che sono diretti o che partono dalla Sardegna e dalla Sicilia, Brindisi-Milano è la quinta tratta più affollata d’Italia. E da fine ottobre non sarà percorribile in serata. Da qui scatta la protesta di un intero territorio. Basterebbero i numeri, infatti, a dare l’idea di quanto questi collegamenti sono essenziali e vitali per il Salento e per la parte meridionale della Puglia. Brindisi-Milano ha anche “battuto” - nel ranking delle tratte per numero di passeggeri - il volo che da Bari va a Linate. Ergo: nel 2022 ci sono stati più passeggeri diretti a Milano da Brindisi che da Bari. Al contrario, il capoluogo fa registrare un dato migliore nella tratta per Roma (279mila persone in partenza dalla capitale, 277mila dirette alla città eterna). E anche qui sarà operato un taglio da Ita, per quanto la frequenza delle partenze da Bari resta tutto sommato importante. A leggere i dati del report dell’Enac, pubblicato a luglio ma negli ultimi giorni divenuto centrale nel dibattito per via delle rimostranze di politici e imprenditori pugliesi, l’impressione è che Ita abbia optato per alcuni tagli su Brindisi più per scelta che per “esigenze commerciali”. E cioè: quegli aerei sono pieni. Ma saranno sempre meno.
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