Voli, paradosso Brindisi: record di viaggiatori, ma Ita decide di tagliare

Voli, paradosso Brindisi: record di viaggiatori, ma Ita decide di tagliare
di Giuseppe ANDRIANI
4 Minuti di Lettura
Domenica 24 Settembre 2023, 05:00

In dieci anni l’Aeroporto del Salento ha avuto un incremento dei passeggeri del 50%, eppure ora arrivano i tagli. E riguardano i voli più affollati. La tesi è stata sostenuta dai parlamentari pugliesi di centrodestra nel corso dell’incontro di due giorni fa con i vertici di Ita Airways, ma i numeri emergono con forza anche dal report dell’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) riferito al 2022. Ed emerge una discrasia piuttosto evidente: se da un lato l’Aeroporto di Brindisi-Casale è uno di quelli in maggior crescita a livello nazionale, è anche uno di quelli che viene penalizzato dai tagli dell’ultimo periodo. E sullo sfondo c’è la paura che - per motivi diversi - adesso arrivi il semaforo rosso anche dalle low cost, con Ryanair sul piede di guerra con il governo e con Enac dopo il caos legato ai prezzi dei biglietti per i collegamenti da e per le isole. 

Il taglio

Ita, invece, ha già eliminato un volo diretto da Brindisi a Milano nel pomeriggio (non sarà più operato a partire dall’ultimo weekend di ottobre) e uno da Brindisi a Roma (tagliato da inizio ottobre).

La causa è da ricercarsi nel momento delicato che sta vivendo la compagnia di bandiera e nella bassa disponibilità di aeromobili. Ecco, quindi, i tagli. Ma il Salento non ci sta. Anche perché andando a leggere i dati è evidente come l’aeroporto di Brindisi sia in uno stato di salute eccezionale, anche per via degli investimenti di Aeroporti di Puglia negli ultimi anni. Al netto del 2020, anno chiaramente falsato dalla pandemia e dalle restrizioni imposte ai movimenti dei cittadini per evitare la circolazione del covid, è dal 2002 che l’Aeroporto del Salento chiude con un segno positivo nel numero dei passeggeri rispetto all’anno precedenti. I dati sono eloquenti: nel 2002 partivano o arrivavano 615.798 persone dall’aerostazione del quartiere Casale, nel 2022 il numero è cresciuto quasi del 500%, arrivando a superare i tre milioni di passeggeri. Ed è evidente anche l’incremento rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-pandemia, quando i viaggiatori furono 2.702.391. Per altro i report di Confindustria che prendono in considerazione i primi sette mesi del 2023, parlano di un incremento ulteriore. In dieci anni l’Aeroporto del Salento ha guadagnato un milione di passeggeri e ha anche aumentato il numero di “movimenti” dei vettori, da circa 17mila a più di 23mila. In un contesto così roseo, i tagli stonano.

Il collegamento

Anche perché arrivano su quelle tratte che, al contrario, funzionano di più. Il volo Brindisi-Milano Malpensa è il più “popolare” dall’aeroporto pugliese. E nel 2022 ha visto circolare oltre 272mila passeggeri (dati contenuti all’interno del rapporto Enac). Si tratta del 21esimo collegamento più scelto a livello nazionale. Ma la classifica, che pure resta lusinghiera, risente dei numerosi passeggeri in viaggio da e per le isole. Insomma, tolti coloro che sono diretti o che partono dalla Sardegna e dalla Sicilia, Brindisi-Milano è la quinta tratta più affollata d’Italia. E da fine ottobre non sarà percorribile in serata. Da qui scatta la protesta di un intero territorio. Basterebbero i numeri, infatti, a dare l’idea di quanto questi collegamenti sono essenziali e vitali per il Salento e per la parte meridionale della Puglia. Brindisi-Milano ha anche “battuto” - nel ranking delle tratte per numero di passeggeri - il volo che da Bari va a Linate. Ergo: nel 2022 ci sono stati più passeggeri diretti a Milano da Brindisi che da Bari. Al contrario, il capoluogo fa registrare un dato migliore nella tratta per Roma (279mila persone in partenza dalla capitale, 277mila dirette alla città eterna). E anche qui sarà operato un taglio da Ita, per quanto la frequenza delle partenze da Bari resta tutto sommato importante. A leggere i dati del report dell’Enac, pubblicato a luglio ma negli ultimi giorni divenuto centrale nel dibattito per via delle rimostranze di politici e imprenditori pugliesi, l’impressione è che Ita abbia optato per alcuni tagli su Brindisi più per scelta che per “esigenze commerciali”. E cioè: quegli aerei sono pieni. Ma saranno sempre meno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA