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Aborto, le Ue: «Le norme sono estranee al Pnrr». Lunedì sit-in al Senato della rete dei consultori

Aborto e consultori: respinto odg del Pd ma la Lega si smarca. Porta a Porta: «Ieri sera invitate anche donne ma erano indisponibili»
Aborto e consultori: respinto odg del Pd ma la Lega si smarca. Porta a Porta: «Ieri sera invitate anche donne ma erano indisponibili»

Pro Vita Famiglia: la Commissione Ue è vittima di fake news, il sostegno alla maternità c'entra con il Pnrr

“La Commissione UE non si faccia influenzare dalle fake news diffuse in Italia: non è vero che nel Pnrr ci siano norme sull’aborto e non è vero che l’emendamento sulla collaborazione tra consultori e associazioni di sostegno alla maternità non c’entri col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, visto che proprio la Missione 6 ‘Salute’ del Pnrr prevede la realizzazione di strutture di prossimità per l’assistenza sanitaria territoriale, le cosiddette Case della Comunità, che comprenderanno anche i servizi dei consultori. Il richiamo nel decreto Pnrr a quanto già disposto dall’articolo 2 della Legge 194, rispetto ai progetti sulle Case della Comunità, è quindi del tutto pertinente. D’altro canto, nessuna ripresa né resilienza sarà mai possibile se l’Unione Europea non affronterà di petto il tragico inverno demografico che rischia di far collassare i sistemi socio-economici dei suoi Paesi membri, e che vede nel sostegno alla maternità e alla natalità uno snodo cruciale e obbligato”. Lo afferma in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, in riferimento alla dichiarazione rilasciata oggi in conferenza stampa dalla portavoce della Commissione europea Veerle Nuyts, rispondendo a una domanda sull’emendamento al decreto Pnrr che richiama la possibilità di collaborazione tra consultori ed enti del terzo settore già prevista dalla Legge 194. 

Aborto, parla la presidente della Federazione nazionale ostetriche

«L'interruzione volontaria di gravidanza è un diritto garantito dalla legge», ha scritto in una nota la presidente della Fnopo, la Federazione nazionale degli ordini della professione di ostetrica, Silvia Vaccari, dopo l'approvazione dell'emendamento al dl Pnrr votato alla Camera che prevede la presenza di volontari per la vita nei consultori. «Oltre 6 ginecologi su 10, il 40% degli anestesisti e un terzo del personale sanitario sono obiettori di coscienza. - continua - In altre parole, oltre la metà del personale, medico e non, formato per mettere in pratica un'interruzione volontaria di gravidanza si rifiuta di farlo, appellandosi ad un diritto riconosciuto dal proprio codice deontologico professionale». «L'esercizio del diritto all'obiezione di coscienza da parte del personale sanitario può ripercuotersi sia sulle donne che, in alcune strutture, possono vedersi negata la possibilità di ricorrere ad un'interruzione volontaria di gravidanza, sia sugli operatori sanitari non obiettori, per i quali il carico di lavoro aumenta», spiega Vaccari. Che l'Ivg non sia offerta in tutte le strutture sanitarie pubbliche d'Italia emerge dai dati della Sorveglianza del 2021, l'ultima pubblicata: ha effettuato Ivg poco più della metà (il 59,6%) delle strutture sanitare con Unità operative di ostetricia e/o ginecologia, ovvero 335 su 560, con una forte variabilità interregionale. «In questo scenario appare fondamentale il contributo dei Consultori familiari e, di conseguenza, delle ostetriche/i, il principale professionista sanitario che vi opera - spiega Vaccari -. I Consultori offrono un percorso di presa in carico e accompagnamento delle donne che richiedono l'Ivg che include il counselling prima della procedura, il rilascio del documento per l'Ivg e il counselling contraccettivo post Ivg».

L'aborto in Italia

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Pd: in Rai violati i principi della parità di genere, porteremo il caso in Vigilanza

La redazione di Porta a Porta ha dovuto diramare una nota di precisazione perché c'è stata polemica sulla trasmissione di ieri sera che ha visto cinque uomini in studio a discutere di aborto. «Porteremo in Commissione di vigilanza questa vicenda, bisogna fermare questo declino e contrastare la palese violazione dei principi della parità di genere», hanno scritto i componenti del Pd della commissione bicamerale di vigilanza Rai. «Meno di un anno fa la Presidente Rai Soldi si era impegnata con il progetto della Commissione europea ‘No women no panel' a garantire una rappresentazione paritaria nei talk e nei dibattiti pubblici.

In meno di un anno dobbiamo registrare che alle promesse non sono seguiti i fatti, con l’aggravante – concludono - che l’argomento in discussione riguardava un diritto femminile, quello all’aborto».

Porta a Porta, donne invitate tutte indisponibili

La redazione di Porta a Porta, in una nota in replica alle polemiche sulla presenza solo maschile sul tema dell'aborto nella puntata di ieri sera del programma di Bruno Vespa, '«fa notare che gli inviti per la trasmissione politica di giovedì 18 aprile sono stati fatti nei giorni precedenti al manifestarsi della polemica. Essendo prevista la presenza del Partito democratico, avevamo invitato tre donne parlamentari del PD (sostituite alla fine dall'onorevole Zan per la loro indisponibilità) e una direttrice di giornale, anch'essa indisponibile. In ogni caso l'aborto è stato solo uno degli otto temi trattati nella trasmissione di ieri. Gli altri sette erano la guerra, Meloni a Bruxelles, il ricorso al governo contro l'Emilia-Romagna sul fine vita, la discussione sulla foto di Berlinguer nella tessera del PD, il 5 in condotta e i sondaggi preelettorali. Come sa la stessa interessata, fin dalle 9:47 (prima che uscissero le agenzie con le reazioni polemiche) avevamo valutato la presenza dell'onorevole Sportiello (Movimento 5 stelle) per i Cinque Minuti di oggi, ma la tensione internazionale successiva all'attacco israeliano all'Iran ci costringe ad occuparci di questo. Sarà nostra cura, naturalmente, tornare sul tema alla prima occasione utile'».

Cosa dice la Commissione europea sul dl Pnrr: non riguarda aborto

«Il decreto Pnrr contiene misure che riguardano la struttura di governance del Pnrr, ma ci sono altri aspetti che non sono coperti e non hanno alcun legame con il Pnrr, come ad esempio la legge sull'aborto». Lo ha detto una portavoce della Commissione europea, interpellata sul dibattito sull'aborto in Italia. 

Aborto - La Camera dei deputati ieri ha bocciato l'ordine del giorno del Pd al dl Pnrr in cui si chiedeva che l'emendamento di FdI sull'aborto, che prevede la presenza dei comitati pro vita nei consultori, non creasse limitazioni all'attuazione della legge 194. Quindici deputati della Lega su 37, tra cui anche il capogruppo Riccardo Molinari, l'ex forzista Laura Ravetto e l‘ex giudice Simonetta Matone, si sono astenuti.  Astenuta anche la depLa premier Meloni ha detto: «Chi vuole cambiare la 194 è la sinistra, non noi». 

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