Salento, dalla frazione la lettera al prefetto: «Furti in casa a ripetizione. Abbiamo paura, non usciamo»

Salento, dalla frazione la lettera al prefetto: «Furti in casa a ripetizione. Abbiamo paura, non usciamo»
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Sabato 22 Luglio 2023, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 17:08

Allarme furti a Villa Convento. In parte ricadente nel Comune di Novoli, la micro-frazione leccese è sotto il tiro di malviventi che, da quattro mesi indisturbati, stanno devastando e derubando decine di case, anche in presenza di chi le abita.
La comunità locale è preoccupata: tra qualche giovane famiglia, poche centinaia di anziani la popolano. Ma ora ha deciso di ribellarsi. Un "Comitato spontaneo", costituito con il supporto dei gestori di alcuni dei servizi attivi in paese, sta provando a darle voce: in un mese ha raccolto 83 firme e l'altro ieri le ha inviate al prefetto, Luca Rotondi, e al sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, per chiedere immediata convocazione.

Le accuse

In premessa, dieci righe con le quali gli aderenti all'iniziativa avanzano anche un'ipotesi sui presunti responsabili degli accadimenti: «I sottoscritti cittadini con la presente richiedono un incontro urgente con sua eccellenza il prefetto. negli ultimi mesi la comunità della suddetta frazione è stata vittima di decine di furti in appartamento, nella maggior parte dei casi a danno di cittadini molto anziani e spesso non autosufficienti. Si ritiene, in considerazione di diverse testimonianze spontanee rese informalmente nell'ambito del normale svolgimento delle attività ricreative e aggregative dei residenti, che gli autori dei furti possano essere in qualche maniera legati alle comunità Rom che stazionano nel raggio di pochi chilometri».
Si parte a inizio aprile con il furto di 3mila euro dalla chiesa "Maria Santissima del Buon Consiglio". I colpi sono quasi sempre messi a segno nel primo giorno di assenza dei residenti interessati, che si tratti di persone costrette a un breve ricovero o in partenza per qualche giorno di vacanza. Ragion per cui la comunità è profondamente turbata, tanto da modificare le proprie abitudini. Le persone più anziane tendono a non uscire dalle proprie abitazioni. Come da tradizione, i ladri cercano essenzialmente oro e denaro: al resto quasi non badano. Negli ultimi tre giorni, gli ultimi due "colpi", con non pochi danni: denunciati come i precedenti.
Giorni prima, i malviventi hanno quasi abbattuto un muro per asportare una cassa forte incastonata nel muro.

In un caso sono andati dritti all'obiettivo, in un altro si sono introdotti aggirando due vecchietti fingendosi funzionari Inps, ma in questo caso si tratta di una truffa. E non è mancato nemmeno il caso in cui l'introduzione in casa è avvenuta di giorno mentre due anziani coniugi erano in sala-pranzo: no, non era stato il marito - richiamato a tono dalla moglie sbalordita - a ribaltare in pochi minuti la camera da letto.

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