I vigili multano l'auto in divieto, ma è quella dei colleghi di Squinzano

I vigili multano l'auto in divieto, ma è quella dei colleghi di Squinzano
di Francesco DE PASCALIS
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Domenica 29 Settembre 2019, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 12:37
Gli agenti della Polizia municipale di Lecce multano l'auto dei colleghi vigili urbani del comune di Squinzano, ed il caso fa il giro dei social media, scatenando commenti, ironia e giudizi.
Il singolare episodio è accaduto martedì scorso: i vigili squinzanesi si trovavano in Via Po, strada situata nei pressi di Via Brenta, sede del Giudice di Pace di Lecce, ed è qui che hanno parcheggiato la loro utilitaria di servizio, una Fiat Panda, scegliendo una cosiddetta isola spartitraffico. Una storia a tre, come nelle più classiche commedie all'italiana, che vede protagonisti da una parte gli agenti del Comando di Polizia Municipale del capoluogo di provincia, dall'altra i colleghi di Squinzano e dall'altra ancora la cronica assenza di parcheggi nei pressi di Via Brenta, zona ad alta densità veicolare, presa d'assalto sin dalle prime ore del mattino.

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È proprio in questo contesto già di per sé complicato da un punto di vista del codice della strada che i vigili urbani di Lecce hanno agito: hanno messo le mani al blocchetto delle multe e hanno sanzionato l'auto parcheggiata in maniera non conforme alle norme previste dal codice stradale. E' così che l'apparentemente tranquilla missione amministrativa dei vigili squinzanesi, recatisi presso il Tribunale per presenziare ad un'udienza che doveva nel merito discutere sui danni causati dall'ultima alluvione che aveva colpito il comune del nord Salento, si è trasformata in un fatto che sta attirando le attenzioni e i commenti anche ironici di chi frequenta i social.

Tant'è che, tra tanti giudizi e critiche, sul caso è intervenuta proprio la comandante del corpo di Polizia Locale di Squinzano, Caterina Altieri, che ha chiarito la vicenda evidenziando diversi punti utili a suo dire a chiarire l'intera questione.
«Puntualizzo che il nostro veicolo non era parcheggiato sugli attraversamenti pedonali, così come erroneamente riportato sui social network e su diversi mezzi di informazione che hanno ribattuto la notizia - attacca subito la Altieri- bensì in una rientranza, definita dai colleghi di Lecce isola spartitraffico, priva però, e anche e soprattutto questo va evidenziato, del cordolo delimitante, così come stabilito dal codice della strada. Rammento poi sempre e solo ad onor di cronaca continua la comandante - che i miei colleghi erano lì per recarsi presso il Tribunale per ragioni di servizio».

Poi la conclusione, con una sottile stoccata ai colleghi leccesi. «Qualora dovesse accertarsi la legittimità del provvedimento sanzionatorio i responsabili, ai quali è stata fatta dalla sottoscritta richiesta di relazionare in merito all'accaduto, si sono resi da subito disponibili ad assumersi la responsabilità dell'eventuale violazione. Colpisce certamente, lo straordinario rigore, palesato nell'inusuale accadimento, degli attenti accertatori».
Sull'episodio è intervenuto anche Giovanni D'Agata dell'associazione leccese Sportello dei Diritti. «Il fatto in questione evidenzia il presidente D'Agata la dice lunga sul clima che si continua a respirare nel capoluogo salentino in merito alla tolleranza zero per le violazioni al Codice della Strada».
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