«Dammi i soldi o racconto a tutti i tuoi segreti». Estorsione in Unisalento: studente denuncia compagno di corso

«Dammi i soldi o racconto a tutti i tuoi segreti». Estorsione in Unisalento: studente denuncia compagno di corso
di Andrea TAFURO
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Giovedì 15 Febbraio 2024, 15:32

Compagni universitari e poi amici, sino a quando uno dei due diviene vittima dell’altro. La triste storia, nata tra i banchi dell’Università del Salento e durata ben 4 anni (dal 2018 al 2022), ha riguardato uno studente della facoltà di filosofia, costretto a versare 7mila euro per assecondare le continue del richieste di denaro di un 26enne tarantino, compagno di corso, altrimenti confidenze e vita privata del giovane leccese sarebbero state pubblicate sui social. Il caso è finito all’attenzione delle forze dell’ordine dopo la denuncia dello studente leccese, che si è confidato delle ansie e delle tribolazioni vissute con il padre.

La ricostruzione

In particolare, secondo quando raccontato dalla vittima, i due giovani avevano stretto amicizia velocemente, tanto da scambiarsi appunti universitari e confidenze personali. Poi dopo alcuni mesi, il giovane tarantino confidò all’amico la volontà di lasciare l’Università del Salento, per spostarsi altrove dove poter trovare anche un lavoretto per accumulare risparmi. Denaro che il 26enne non aveva e che chiese in prestito al collega leccese che inizialmente accettò. Le richieste di denaro però, secondo quanto raccontato dalla vittima, aumentarono costantemente nel tempo, tanto che anche i messaggi su whatsapp o in mail, divennero sempre più espliciti e aggressivi. Conversazioni che il ragazzo ha riferito nella denuncia ai carabinieri, e messo nero su bianco in una perizia realizzata dall’ingegnere informatico Luigina Quarta. «Iniziò a minacciarmi che se non gli avessi fornito un sostegno economico avrebbe trovato il modo di rovinarmi la reputazione diffamandomi sui social e rivelando pubblicamente aspetti della mia vita che avrei voluto tenere riservati e di denunciarmi alle forze dell’ordine per delle non meglio precisate condotte illecite».

Le richieste di denaro proseguirono sino al 2022, anche quando il 26enne tarantino riuscì a contattare l’ex amico (che nel frattempo ne aveva bloccato il contatto sul cellulare) attraverso un compagno di corso o addirittura da un diverso recapito telefonico mentre raccontava di trovarsi a Malta.

Episodi che gettarono l’universitario leccese in un forte stato d’ansia: «Per circa tre anni ho vissuto un incubo e sono finito in cura per stati d’ansia continui che mi hanno costretto ad avere degli incontri con medici specialisti. Perché – spiega - dal 2018 al 2022, ricevevo circa 100 messaggi al giorno, tutti dello stesso tenore: violenti e con continue richieste di denaro». Poi però con il supporto della sua famiglia, il giovane leccese (che ora vive e lavora al Nord) ha deciso di denunciare la presunta estorsione subita e di affidarsi all’avvocato Agnese Lorenzo. Intanto il pm Alberto Santacatterina ha conferito incarico al perito Maurizio Ingrosso di effettuare un accertamento sul telefonino dell’indagato difeso dall’avvocato Maurizio My.

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