Il sogno della piccola Astou:
«Voglio diventare italiana»

Il sogno della piccola Astou: «Voglio diventare italiana»
di di Katia Perrone
2 Minuti di Lettura
Martedì 22 Novembre 2016, 09:07
TREPUZZI - Ha solo 12 anni Astou, ma ha già un’idea chiara in mente e un forte desiderio. Quello di diventare, con il giusto riconoscimento legislativo, cittadina italiana a tutti gli effetti. È nata in Italia, da genitori senegalesi residenti nel nostro paese con regolare permesso di soggiorno, ma sino al compimento del diciottesimo anno di età, secondo quanto prevede la legge italiana, non potrà richiedere il riconoscimento della cittadinanza. Così ieri, partecipando alla manifestazione organizzata in piazza, a Trepuzzi, si è accontentata di ricevere, insieme ad altri 64 tra bambini e ragazzi stranieri residenti nel comune nord salentino, la cittadinanza onoraria simbolica che l’Amministrazione comunale, e il primo cittadino Giuseppe Taurino, le hanno conferito, aderendo al progetto dell’Unicef “Io come Tu”.
«Sono molto contenta per questo bel gesto – ha detto Astou – e sono felice di vivere a Trepuzzi, dove sono arrivata solo un anno e mezzo fa, ma che mi ha accolto come se mi conoscesse da sempre».
In un italiano corretto racconta, entusiasta, del rapporto instaurato con compagni ed insegnanti, palesando, con occhi lucidi e voce ferma, il suo più grande desiderio. «Vorrei un giorno poter ottenere la cittadinanza, quella vera – dice la dodicenne – così un giorno potrò anch’io candidarmi e lottare per un futuro migliore». A festeggiare i 64 bambini che hanno ricevuto la cittadinanza onoraria c’erano, oltre agli amministratori, ai dirigenti scolastici dei Poli 1 e 2 di Trepuzzi e al sindaco e al presidente del Consiglio dei ragazzi e delle ragazze, nella piazza anche gli studenti dei due istituti comprensivi.
Più di 300 tra bambini e ragazzi della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria, che al ritmo della marcia dei diritti dei bambini, e con centinaia di bandierine e palloncini colorati hanno accolto i loro compagni, ormai divenuti i nuovi cittadini di Trepuzzi. «Con la manifestazione di oggi vogliamo ribadire ancora una volta come i bambini siano tutti uguali – ha detto il sindaco Giuseppe Taurino – e chi è nato in Italia, vive e studia nel nostro Paese ha diritto alla cittadinanza. La partecipazione a questa iniziativa, proposta dal Consiglio Comunale dei Ragazzi, e fortemente voluta dall’Amministrazione, fa capire quanto questa idea sia ormai largamente diffusa, e il ritardo del legislatore in questo senso è inspiegabile».
© RIPRODUZIONE RISERVATA