Tre persone punte da siringhe sul litorale di Porto Cesareo: paura e rabbia tra i villeggianti

Una delle siringhe ritrovate
Una delle siringhe ritrovate
di Francesco De Pascalis
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Giovedì 16 Luglio 2020, 18:40 - Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 17:39
Ben tre casi di punture da siringhe si sarebbero verificato a Porto Cesareo, su tratti di spiaggia libera della riviera di Levante, di quella di Ponente, e sugli arenili della zona di Torre Lapillo. Un fenomeno allarmante che mette in evidenza anche un'altro aspetto non meno importante e legato alla sicurezza notturna dei tratti di spiagge pubbliche. L'ultimo episodio in ordine temporale, si è registrato nelle scorse ore. Protagonista suo malgrado, un adolescente che passeggiava tranquillamente in compagnia del padre lungo il tratto di spiaggia libera compreso tra il lido Hotel Blu e la Conciglia Azzurra. All'improvviso il giovane si è sentito trafiggere il piede da un ago nascosto sotto la sabbia. Al dolore del momento si è aggiunto il panico per un'infezione che ha immediatamente generato la corsa dapprima verso la postazione del Pronto soccorso fisso di Porto Cesareo e poi per gli accertamenti di rito verso il Vito Fazzi di Lecce. Più o meno uguale la situazione e le proteste registrate sull'altro fronte del litorale costiero sia della zona sud della città Jonica sia di quella nord verso la frazione di Torre Lapillo, dove è stato segnalato e medicato un altro giovane per puntura da siringa abbandonata in spiaggia. «Siamo esasperati ed ora anche arrabbiati, oltre che impauriti», raccontano villeggianti e residenti. Lunedì scorso, inoltre, una bambina ha rischiato di pungersi con l’ago di una siringa, evitata per le urla della madre che l’ha bloccata tempestivamente.
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