Testa di maiale e minacce al fratello del pentito: «Con affetto, gli amici»

Testa di maiale e minacce al fratello del pentito: «Con affetto, gli amici»
di Erasmo MARINAZZO
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Giovedì 30 Marzo 2017, 22:00
PARABITA - Una testa di maiale chiusa in un sacchetto di plastica e lasciata come messaggio per Leonardo Donadei, 52 anni, fratello del collaboratore di giustizia Massimo. Uomo condannato in primo grado per mafia e spaccio di droga, anche per i retroscena svelati dal fratello risalenti all’epoca in cui era reggente del clan Giannelli.
La giornata è cominciata sotto il segno della Scu a Parabita, il cui consiglio comunale è stato sciolto solo un mese fa per mafia nel pieno della recrudescenza che ha interessato l'intera area del basso Salento, con il recente omicidio di Augustino Potenza ed il tentato omicidio di luigi Spennato nella vicina Casarano.
I fatti: un automobilista questa matitna ha notato la testa di maiale dentro una busta appesa al cartello stradale della rotatoria per Alezio. Dentro anche un cartello con riferimenti espliciti a Leonardo Donadei, che si trova ai domiciliari in una casa poco lontana dal luogo del ritrovamento.
La strada di lì a poco si è riempita di pattuglie della polizia municipale e dei carabinieri della stazione di Parabita e del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Casarano. Anche perché insieme alla testa si intravedeva un cartello: “Con affetto a Leonardo Donadei. Pisciaturu di m...Gli amici”.
 
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