Abusi edilizi nel tempio della movida di Gallipoli: sequestrato il Samsara

Un'immagine del Samsara
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Giovedì 7 Febbraio 2019, 18:21 - Ultimo aggiornamento: 18:25
E' in corso il sequestro dello stabilimento balneare Samsara di Gallipoli. I militari della Guardia costiera stanno mettendo i sigilli al lido diventato uno dei principali poli di attrazione del turismo estivo, grazie alla musica dal vivo e agli ospiti che hanno animato i pomeriggi e le serate in riva al mare per migliaia di giovani provenienti da tutta Italia.

Il sindaco Stefano Minerva è stato nominato custode giudiziario. Sei gli indagati, tutti per concorso in abusi edilizi: il titolare Rocco Greco, il progettista Lorenzo Pinto, il dirigente comunale del settore Urbanistico Giuseppe Cataldi (in pensione), il funzionario delegato alla firma Sergio Leone, il dirigente dell'ufficio Demanio Paola Vitali ed il responsabile del procedimento Vincenzo Schirosi.

Il decreto è di sequestro preventivo e porta la firma del giudice per le indagini preliminari Carlo Cazzella. Avallata la tesi dell'inchiesta del procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone e della Guardia costiera, supporta da una consulenza tecnica: la struttura dello stabilimento balneare sarebbe cresciuta negli anni grazie a permessi di costruire ed autorizzazioni ritenute illegittime poiché non avrebbero tenuto conto dei vincoli paesaggistici ricadenti su quel tratto di costa. Problemi analoghi a quelli rilevati per un altro tempio del divertimento gallipolino: il Gondar.

Fra le opere ritenute irregolari, anche la passerella tettoia usata come palcoscenico dalle show-girl ospiti del lido.
Peraltro per il Samsara è stata decretata la decadenza della concessione demaniale a seguito della sentenza del Consiglio di Stato.
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