Salento, parcheggi al mare: con la Via si rischia il caos

Salento, parcheggi al mare: con la Via si rischia il caos
di Maurizio TARANTINO
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Lunedì 3 Aprile 2023, 05:00

Il dubbio di dover attivare la procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) per i parcheggi temporanei estivi rischia di tramutarsi in un boomerang per il comparto turistico salentino. A stagione praticamente avviata, la richiesta della Provincia di Lecce durante il tavolo convocato dal commissario prefettizio di Otranto Vincenza Filippi per avviare un confronto sul tema è arrivata, improvvisa, a turbare il lavoro dei primi cittadini costieri. La vicenda, emersa proprio nel corso dell’incontro avuto nei giorni scorsi a Otranto, riguarda le procedure di autorizzazione degli spazi stagionali per la sosta dei veicoli, a servizio soprattutto dei lidi, che potrebbero ritardare di mesi visto l’assoggettamento alla presentazione delle valutazioni ambientali.

Promessi approfondimenti nei prossimi giorni

L’ipotesi è stata rilanciata dall’assessore provinciale all’Ambiente, Fabio Tarantino che ha promesso approfondimenti nei prossimi giorni. «I Comuni avrebbero dovuto lavorare per tempo a questi passaggi -osserva-. La legislazione è molto chiara in proposito e non è che ci sia molto spazio di manovra. Specialmente in quelle zone che ricadono in area Sic, le amministrazioni avrebbero dovuto essere pronte. Per quanto riguarda la Provincia, faremo tutto il possibile per evitare cortocircuiti che potrebbero essere devastanti per l’intero territorio. Ma non può essere la regola. Bisogna essere puntuali e rispettare le indicazioni ambientali che sono precise e non possono essere disapplicate alla bisogna. Dovremo valutare le situazioni caso per caso: i prossimi giorni faremo una valutazione con i tecnici provinciali». 
Sta di fatto che ovviamente non solo Otranto, ma l’intera provincia sarebbe a rischio caos una volta stabilità la correttezza della procedura.

La città più a est d’Italia ha un territorio che non consente di avere alternative: da Alimini a Badisco, il contenimento della massa antropica al di fuori delle aree pinetate è possibile soltanto con l’attivazione di parcheggi a ridosso delle strade principali, il più delle volte riconvertiti dall’uso agricolo.

Il caso di Ugento: solo parcheggi comunali 

Cosa che invece non accade ad esempio a Ugento dove esistono solo parcheggi comunali. «Da tempo non abbiamo più aree stagionali adibite a parcheggi - precisa il vicesindaco Massimo Lecci-, in particolare quelli retrodunali. Anche perché in passato ci furono delle inchieste della magistratura proprio su questi affidamenti. Ovviamente ci favorisce la particolare conformazione del territorio, con il mare a poche decine di metri dall’asse viario». 
Questione che per gli altri primi cittadini è invece fonte di preoccupazione per l’imminente avvio della stagione balneare tra poche settimane. «Siamo già andati in consiglio per portare le planimetrie utili - sottolinea il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino - per l’indicazione delle zone dedicate ai parcheggi. Si tratta dello stesso iter messo in moto lo scorso anno e che non ha dato problemi. Per quanto riguarda Melendugno, il problema è soprattutto nella marina di Sant’Andrea che ha spazi limitati e non permette una ricettività di grande respiro». 
A Salve è tutto rimandato a maggio quando si svolgeranno le elezioni comunali. Il vicesindaco Giovanni Lecci è però tranquillo. «Abbiamo raccolto tutto nel Piano urbanistico generale che dovrà essere approvato dalla prossima amministrazione - spiega - e questo metterà la parola fine al problema. Siamo fiduciosi». 

A Gallipoli verifica con gli uffici 

Sempre sullo Ionio, l’amministrazione gallipolina non è allarmata, anche se nei prossimi giorni ci sarà una verifica con gli uffici. «Per tutte le nostre aree - spiega il vicesindaco Riccardo Cuppone - abbiamo sempre chiesto le autorizzazioni alla Provincia attraverso la cosiddetta Vinca, cioè la cosiddetta Valutazione di incidenza ambientale visto che molti spazi ricadono nel parco ambientale. Vedremo se ci saranno novità di sorta». 
Valutazioni in corso anche a Porto Cesareo dove sarà esaminata la questione a livello amministrativo nelle prossime ore e a Nardò che comunque non ha aree che devono essere sottoposte a questo particolare tipo di autorizzazione. 

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