Salento, 26enne condannato a quattro anni e mezzo di carcere: «Violentò una minore, lei restò incinta»

Salento, 26enne condannato a quattro anni e mezzo di carcere: «Violentò una minore, lei restò incinta»
di Andrea TAFURO
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Mercoledì 20 Settembre 2023, 21:41

Condannato a 4 anni e mezzo di reclusione un 26enne di Gagliano del Capo, nel Salento, accusato di aver violentato un’amica minorenne. La ragazza a seguito degli abusi rimase incinta. Il presunto molestatore è stato giudicato ieri in primo grado dal collegio del Tribunale di Lecce, presieduto dal giudice Fabrizio Malagnino, mentre la richiesta iniziale della pm Maria Grazia Anastasia era di 7 anni e 6 mesi.

I fatti

I fatti risalgano a 4 anni fa, quando tra i due ragazzi pare fosse in corso una relazione sentimentale. Il primo episodio di violenza denunciato dalla ragazza è dell’agosto 2019 e si sarebbe consumato in una zona di campagna nei pressi di un immobile disabitato. Il secondo invece il 21 dicembre dello stesso anno, un incontro nella camera da letto in casa della ragazza, nel quale la stessa rimase incinta. Stato di gravidanza che convinse la ragazza, 2 mesi dopo (febbraio 2020) a presentarsi in un consultorio familiare per abortire. Decisione portata a termine dopo un percorso con i medici dell’ospedale di Casarano. Da qui poi ne scaturì la segnalazione ai carabinieri, con i diversi episodi messi nero su bianco dalla denuncia formalizzata dalla vittima.

Il 26enne, difeso dall’avvocato Cosimo Casaluci (che valuterà il ricorso in appello), però si era sempre professato innocente. Di parere opposto i giudici che hanno condannato il ragazzo a 4 anni e mezzo, oltre che a risarcire la parte civile (assistita dall’avvocato Stefania Mangiulli) con una provvisionale di 30mila euro. Nei confronti del 26enne è stata disposta anche l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e quella in perpetuo da tutti gli uffici legati alla tutela, curatela e amministrazione di sostegno e da qualsiasi incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e in strutture pubbliche frequentate da minori.

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