Stupro di Palermo, Salvini: «Porteremo in Parlamento il disegno di legge sulla castrazione chimica»

Il vicepremier evoca il blocco androgenico

Stupro di Palermo, Salvini: «Porteremo in Parlamento il disegno di legge sulla castrazione chimica»
Stupro di Palermo, Salvini: «Porteremo in Parlamento il disegno di legge sulla castrazione chimica»
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Martedì 22 Agosto 2023, 21:55

Castrazione chimica, è questa la punizione evocata sull'onda dello stupro di gruppo che si è consumato a Palermo. Il viceministro Salvini è intenzionato a portare in Parlamento il disegno di legge della Lega sulla castrazione chimica. Il ministro dei Trasporti fa riferimento al «blocco androgenico sperimentato in altri paesi del mondo». 

Stupro di Palermo, Salvini: «Porteremo in Parlamento il disegno di  legge sulla castrazione chimica»

Matteo Salvini in un video su Instagram spiega che il Carroccio chiederà di calendarizzarlo in Commissione per votare e approvare al più presto una proposta di buonsenso.

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«Se stupri una donna o un bambino hai evidentemente un problema: la condanna in carcere non basta, meriti di essere curato.

Punto», scrive il vicepremier.

La Lega nella scorsa legislatura ha effettivamente presentato una proposta di legge: «Disposizioni volte a contrastare la diffusione dei reati di violenza sessuale introducendo il trattamento farmacologico di blocco androgenico e la castrazione chirurgica». È presentata come una misura di deterrenza ma anche risolutiva. 

«Una misura nel contempo deterrente, preventiva e risolu­tiva - si legge nella pdl -  Il disegno di legge trova la propria ratio nella necessità, oltre che di assicurare la pena prevista dal codice penale per chi com­ mette tali efferati delitti, di eliminare la pos­sibilità per coloro che si sono macchiati di tali reati che possano ripeterli, tenuto conto che in questo tipo di reati vi sono molti casi di recidiva».

«Il presente disegno di legge - si legge scorrendo il ddl - vuole introdurre nel nostro ordinamento la castrazione chimica e la castrazione chirurgica nel caso in cui il giudice individui una particolare pericolosità del reo o in caso di recidiva aggravata e specifica. Questi strumenti sanzionatori oltre ad essere previsti, con le relative e specifiche differenziazioni, anche in ordinamenti di altri Paesi, quali ad esempio Stati Uniti d’America, Germania, Polonia, Danimarca, Svezia, Francia e Spagna, rappresentano una misura nel contempo deterrente, preventiva e risolutiva».

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