Esce dal carcere ma viene nuovamente arrestato perché avrebbe minacciato e abusato della ex compagna. Si sono così spalancate le porte del penitenziario di Lecce per un 47enne di Trepuzzi, uscito di prigione lo scorso giugno dopo aver scontato una condanna a 9 anni e 4 mesi nell’operazione “Vortice Déjà-Vu”.
L’ordinanza porta la firma del giudice per le indagini preliminari Alessandra Sermarini, con le accuse a carico dell’uomo di stalking e violenza sessuale, come richiesto dalla pm Rosaria Petrolo.
Le minacce
Frasi come “qualsiasi passo fate i vengo a saperlo”, ed ancora “o esci con me oppure non devi uscire con nessuno, ti uccido se non fai come dico io”; a cui sarebbero seguiti anche pedinamenti alle due donne. Atteggiamenti aggressivi che sarebbero proseguiti nel tempo, anche nella richiesta alla donna di sbloccare le videochiamate dal cellulare della figlia o sulla volontà dell’uomo di riavere indietro tutte le regalie che aveva fatto alla ex compagna durante la relazione sentimentale. Poi le minacce di morte: “ti uccido, ti ammazzo, a parte me non devi stare con nessun altro, se ti vedo con qualcuno ti uccido a te e al tuo nuovo fidanzato”. Ed ancora richieste di rapporti sessuali in cambio di denaro. In una circostanza però – secondo quanto ricostruito in fase d’indagine – l’uomo sarebbe riuscito ad abusare della ex, ponendosi davanti a lei con la forza. Tutti episodi che avrebbero portato la donna a vivere in un perdurante stato d’ansia e di paura, sino alla decisione, lo scorso 10 settembre, di denunciare l’ex compagno ai carabinieri della stazione di Trepuzzi.
Il quadro rappresentato in fase d’indagine dagli inquirenti sarebbe quello di un amore malato e di un rapporto conflittuale. Circostanze queste confermate ai militari anche dal fratello della donna, che avrebbe riferito di un cognato violento che avrebbe picchiato durante la relazione sia la sorella che lui. “Un soggetto assolutamente inabile e riottoso al rispetto delle regole e risultano inidonee misure cautelari in cui il rispetto delle prescrizioni è rimesso a chi vi è sottoposto ivi compresi gli arresti domiciliari” ha scritto la Gip Alessandra Sermarini nel motivare la scelta di far arrestare l’uomo. Il 47enne, difeso dall’avvocato Rita Ciccarese, sarà ascoltato oggi alle 11.30 nell’interrogatorio di garanzia per fornire la sua versione dei fatti.
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