Salento e qualità della vita: una foto ferma a 30 anni fa. Tutti gli indicatori analizzati e i voti in pagella

Salento e qualità della vita: una foto ferma a 30 anni fa. Tutti gli indicatori analizzati e i voti in pagella
di Maurizio TARANTINO
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Martedì 15 Dicembre 2020, 08:53

La qualità della vita nel Salento ferma a 30 anni fa. Lo certifica l'83esimo posto, nella speciale classifica del Sole 24 ore, nel report 2020, che analizza i parametri sociali ed economici all'interno di un territorio specifico. Nel 1990, la Provincia di Lecce si piazzava al 77esimo posto, qualche posizione in più rispetto ad oggi dove la crisi morde tutti i settori, in un anno flagellato dalla pandemia per il coronavirus.


Una situazione che Lecce condivide con le altre province, in fondo alla classifica generale: Bari ha il migliore piazzamento, attestandosi al 72esimo posto, pur perdendone cinque. Quindi dopo Lecce, c'è Brindisi che scende di una, fermandosi all'88esimo, mentre Taranto cala di quattro, occupando il 96esimo posto. La Bat ha il crollo più consistente con 21 posizioni in meno (97esima), mentre Foggia è il fanalino di coda con il centesimo posto, in risalita di cinque posti.


La disamina del quotidiano economico parte da 90 indicatori, racchiusi però in sei macro aree e cioè: Ricchezza e consumo, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Demografia e salute, Giustizia e sicurezza, Cultura e tempo libero.
Allo stesso tempo, l'esperienza del Covid-19 si è dimostrata, come spiegano gli estensori del report, una prova di resistenza e un atto di fiducia verso il futuro: «Un anno di continui passi indietro, ma sempre con la volontà di ricominciare ad andare avanti. È per questo motivo che la domanda con cui si è confrontata all'inizio questa indagine 2020 ha meritato una risposta positiva».


La ricerca quindi è stata condizionata naturalmente dalla pandemia, con l'esigenza di misurare la gravità delle ferite. Per questo è stato inserito un indicatore sui contagi in rapporto alla popolazione, pesato il doppio rispetto a tutti gli altri parametri della ricerca. E Lecce è al primo posto di questa speciale classifica con 5,1 casi ogni mille abitanti (l'ultima è Aosta con 50,9), un valore che all'epoca della rilevazione, cioè il 30 novembre era il più basso di tutta Italia.


Il secondo mira a coprire l'ampiezza delle ricadute economico-sociali della pandemia e a proporre una rilevazione dei dati in tempo reale. Venticinque dei 90 indicatori utilizzati nell'indagine sono stati scelti proprio per valutare le conseguenze su larga scala del virus. E ben 60 su 90 sono aggiornati al 2020.
Un altro trend è quello relativo alla crisi del turismo. Peggiorano le province di Puglia e Sardegna (fatta eccezione per Cagliari e Foggia), Rimini (36esima, perde 19 posizioni rispetto allo scorso anno), Salerno, Siracusa e Ragusa, ma anche le metropoli apprezzate dai visitatori di tutto il mondo, come Venezia (33esima, in calo di 24 posizioni), poi Roma (32esima, -14), Firenze (27esima, -12) oppure Napoli (92esima, -11).
L'analisi dei dati territoriali 2020 presenti nella Qualità della vita permette di rilevare, utilizzando una selezione di dieci indicatori, i divari esistenti nel paese sul fronte dell'evoluzione digitale, che ha registrato una spinta senza precedenti e rappresentato un'àncora di salvezza per tanti settori, diventando un asset sempre più importante per il futuro.

Lecce è piazzata bene nel sistema della trasformazione digitale che la vede al 17esimo posto in Italia (ma solo il capoluogo): un impulso importante perché attesta la volontà delle aziende di accelerare gli investimenti in digitalizzazione nel corso del 2020.


Nelle macro aree la situazione del Salento è altalenante: se si dimostra in crescita, nella Ricchezza e consumi passa dalla posizione 102 alla 89esima: ottimo 20esimo posto per lo spazio abitativo medio e il 24esimo del rimborso rata di finanziamneti con una media di 295 euro. Crescita nel settore Giustizia e sicurezza che sale dal 79esimo al 51esimo posto: con una voce che fa ben sperare riguardo il totale dei delitti denunciati, e che permette di raggiungere il 41esimo posto, mentre è negativo l'indice di litigiosità, cioè l'iscrizione di nuove cause, facendo scivolare il territorio al 75esimo posto. Affari e lavoro, l'incremento è di poco, si arriva al 69esimo posto dal 73esimo: positiva l'iscrizione di nuove imprese con la Provincia che è al secondo posto in Italia, dietro Prato e al 13esimo posto per imprese Under 35, cioè con titolari giovani, mentre solo il 43% del tasso di occupazione posizione la Provincia la 90esimo posto dell'indicatore.


Balzo importante nella macro area Demografia e Società, che conferma la crescita degli ultimi anni: Lecce è al 29esimo posto dal 63esimo, grazie al numero di medici di base ad esempio (33esima posizione) e pediatri (37esima), in coda per consumo di farmaci per Broncopneumopatia e asma (103esima), 88esima per i farmaci contro il diabete e 75esima per i farmaci contro l'ipertensione. Discesa in Ambiente e servizi: il Salento cala dalla 68esima alla 75esima posizione a causa dell'indice di rischio climatico (93esimo posto), riqualificazione energetica degli immobili (96esimo), o persone con almeno il diploma (91esimo) mentre buone notizie arrivano dai fondi europei per l'agenda digitale con il 28esimo posto.


Crollo anche per Cultura e tempo libero che sancisce il passaggio dal 71esimo all' 82esimo posto: al 49esimo posto per l'indicatore Sportività 2020 (effetto Covid) cioè quattro parametri che misurano l'impatto sullo sport, stessa posizione per i ristoranti mentre si scende al 59esimo per le librerie e al 72esimo per i bar, 82esimo i cinema e all'86esimo per l'offerta culturale in generale, cioè il numero di spettacoli ogni mille abitanti.

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