Salento, cittadinanza italiana a due suore di Tiggiano. Festa per le due consorelle

Salento, cittadinanza italiana a due suore di Tiggiano. Festa per le due consorelle
di Giuseppe MARTELLA
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Mercoledì 16 Marzo 2022, 20:08 - Ultimo aggiornamento: 20:10

Diventano italiane due suore della comunità religiosa Società delle Divine Vocazioni. Hanno ottenuto la cittadinanza al termine di una cerimonia officiata dal sindaco Giacomo Cazzato tenutasi nella sala consiliare di Palazzo Serafini Sauli a Tiggiano, oggi sede comunale, suor Nirina, proveniente dal Madagascar, e suor Maria Josè, nata in Brasile e come la consorella da diversi anni in Italia. 

Trepuzzi, alla filosofa Michela Marzano la cittadinanza onoraria. A Francesca De Masi il "Trepuzzi D'Onore"

La cerimonia 


Un momento di condivisione importante al quale hanno preso parte rappresentanti del consiglio comunale, cittadini e tutte le religiose delle Vocazioniste.

Una sorta di nuovo e ulteriore saldamento tra la cittadina del Capo di Leuca e le sorelle dell’ordine fondato nel 1920 a Pianura di Napoli dal beato don Giustino Maria della Santissima Trinità. Del resto, l’istituto religioso è attivo in paese dai primi anni ‘50: da allora, sono diverse le generazioni di tiggianesi che hanno frequentato la Scuola dell’Infanzia.

Oggi, la comunità è ancora molto numerosa, la seconda più grande dopo quella delle Marcelline attiva a Tricase di tutta la diocesi di Ugento–Santa Maria di Leuca: nove le suore che vivono e svolgono la loro attività missionaria nell’edificio di via Vittorio Veneto, guidate dalla madre superiora Teresa Margiotta. Tutte presenti alla cerimonia in Comune. «Tornate a casa – sottolinea con un sorriso la madre superiora – abbiamo festeggiato e augurato il meglio alle nostre consorelle Nirina e Maria Josè. Un bel traguardo che speriamo possa presto essere raggiunto da altre di noi, se è vero che su nove siamo ancora soltanto quattro le cittadine italiane. Speriamo presto che qualcuno possa completare l’iter a breve».

E la responsabile delle Vocazioniste che operano a Tiggiano si fa seria quando aggiunge: «Non è una cosa di poco conto quanto avvenuto. Concedere nuovi diritti a una persona non è mai scontato, anche e soprattutto in un momento storico sul quale soffiano violenti i venti di guerra». Emozionato anche il sindaco Giacomo Cazzato: «Un momento ufficiale che può parere scontato, ma permettere a una persona di godere di nuove libertà e possibilità senza stare attenta a visti da rinnovare e a permessi da non fare scadere è una festa importante. È stato bello partecipare come una situazione ufficiale – conclude il primo cittadino – sia divenuto una festa di comunità che ha rinsaldato i suoi fondamenti e legami, un augurio per un mondo di pace e fratellanza vera».
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