Michela Marzano è cittadina onoraria di Trepuzzi. Il consiglio comunale cittadino ha approvato all'unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria ad una delle più grandi protagoniste nel panorama culturale italiano. Michela Marzano, francese d'adozione, romana di nascita ma con origini salentine, con il padre originario di Campi Salentina dove vi è ancora la casa dei nonni.
Il riconoscimento alla filosofa Marzano
Il rapporto con Trepuzzi è viscerale, tanto che sceglie proprio la cittadina salentina per presentare la sua ultima opera "Stirpe e Vergogna", dove intreccia il passato familiare alle pagine più controverse della storia del nostro Paese. Un libro dalla voce schietta e incalzante, che invita a coltivare la memoria, perché «solo così si può sperare che certe cose non accadano più». «La profondità filosofica e la delicatezza dei temi trattati, rendono unica questa donna che con la sua infaticabile e meritoria testimonianza letteraria e civile, combatte ogni forma di intolleranza e odio, il razzismo, l’antisemitismo e ogni forma di violenza, forma di fascismo, omofobia, razzismo e discriminazione» scrive il Comune di Trepuzzi. Il conferimento della cittadinanza onoraria a Michela Marzano ha quindi delle motivazioni particolari, perché richiama a dei valori importanti, come quello della memoria e della verità che permettono di non dimenticare e di andare avanti in una realtà così complessa come quella che viviamo.
L'onorificenza "Trepuzzi D'Onore" a Francesca De Masi
A Francesca De Masi, invece, trepuzzina doc, va l'onorificenza "Trepuzzi D'Onore". Da sempre è stata in prima linea per la tutela dei diritti delle donne e dei migranti. La sua è una lunga storia di "lotta" in difesa dei diritti altrui: studia e si forma per la tutela dei diritti delle donne e dei migranti, ma questa passione è destinata a diventare anche un vero e proprio lavoro con la cooperativa "BeFree", di cui è socia fondatrice e vicepresidente e dal 2007 si occupa di tratta, violenza e discriminazione sulle donne con la forte attitudine di creare ponti facilitatori.
«Il riconoscimento che Trepuzzi intende conferire - si legge nella nota del Comune -, vuole porre l’attenzione sull’impegno e la militanza di Francesca contro la tratta, la violenza e le discriminazioni contro le donne sia dal punto di vista frontale sia attraverso i contatti con le istituzioni e i rapporti con le forze dell’ordine».