Il sindaco di Melendugno ha promesso ai bambini un campetto da calcio, dopo aver emanato il divieto di giocare in una piazzetta, che aveva suscitato scalpore. E ha chiesto a Lino Banfi di essere presente all'inaugurazione. Un caso che ha fatto parlare tutta Italia, con i bimbi che hanno protestato per la negazione della possibilità di giocare a calcio. Lino Banfi, un po' allenatore nel pallone e un po' nonno Libero, si era già schierato dalla parte dei ragazzi.
Lino Banfi, lei è stato il primo a esprimere solidarietà ai bambini che non potevano giocare a Roca.
«Mi ha colpito molto la decisione del sindaco. Ma mi chiedo, soprattutto: i genitori sono contenti? Come si fa a non volere che i propri figli giochino per strada? Secondo me è una delle più belle che ci possano essere. Da sempre i bimbi giocano per strada a calcio. E mi chiedo: a chi avrebbero potuto dare così tanto fastidio? È un peccato. Poi finiscono tutti con lo smartphone in mano su una panchina. Ma non è meglio vederli giocare a calcio come una volta?»
Si è persa l'abitudine di giocare a calcio per strada.
«È vero. Il Salento, che sta salendo (sorride, ndr), come dico spesso, è uno dei posti più belli d'Italia e sta crescendo tanto. Ecco perché dico Salento salendo. Perché prendere un provvedimento del genere? I bambini devono poter giocare, è chiaro non al centro di una strada trafficata ma in un posto sicuro sì.»
Lei si era subito schierato, lanciando una provocazione: «Vi alleno io». E ora il sindaco di Melendugno ha promesso un campo da calcio a undici e la vorrebbe invitare per l'inaugurazione...
«E allora vuol dire che il polverone ha funzionato se si è trovata una soluzione. Che bella notizia! Ora, secondo me, questo campetto dovrebbe essere affollato. Faccio un appello anche ai residenti della zona: andate a vederli, mangiate un panino e state insieme. Il campo deve diventare un luogo di aggregazione. Andate anche dagli altri paesi, che c'è di più bello che vedere i bimbi giocare a calcio? E faccio una battuta...»
Prego.
«Fate una squadra di bambini: squadra del Salento, son contento, son contento».
Ma intanto è stato invitato: ci andrà?
«Io in questi giorni sono a Roma, ho una villa appena fuori dalla città e resterò qui ancora per un po', anche perché sto con mia moglie. Ma con il cuore sono con i bimbi di Roca».
Magari tornerà da queste parti per caso e passerà da quel campetto...
«Vediamo e vediamo anche cosa succede in Italia nei prossimi mesi. Ci sono le elezioni il 25 settembre, i politici volevano abbronzarsi e invece li vedi sudare sotto il Sole. E le mogli?»
E le mogli?
«Vanno al mare lo stesso, sono "incazzete". Ci sono oltre 100 simboli, pensate che casino per scegliere chi votare. Ma torniamo a bimbi di Roca...».
Certo.
«Giocate, divertitevi. E che c...»
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