Roca, vietato giocare a pallone. Il sindaco: «Trovo un campetto entro un anno». Lino Banfi propone: «Li alleno io»

Roca, vietato giocare a pallone. Il sindaco: «Trovo un campetto entro un anno». Lino Banfi propone: «Li alleno io»
di Maria DE GIOVANNI
3 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Agosto 2022, 09:15 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:00

A Roca è vietato giocare a pallone in piazza, e questo ormai è noto. La piazza sotto la lente d'ingrandimento si trova nella marina di Melendugno, doveva essere il centro vivo del piccolo centro abitato. Fatto sta però che nei giorni scorsi un cartello affisso in pieno giorno ha imposto il divieto e chi non lo osserva viene multato. I ragazzi del posto che ogni estate si incontrano nella piazzetta, dove trascorrono le giornate, non ci stanno. Hanno realizzato uno striscione su cui è scritto: «Criticate tanto la nostra generazione ma ci avete tolto il pallone». Insomma non hanno esitato un solo secondo nel difendere il loro diritto al gioco, e comunque sin da subito hanno manifestato il loro dispiacere accettando anche dei compromessi per cercare di arginare il problema, chiedendo orari prestabiliti per non disturbare il riposo dei residenti. Nei giorni a seguire i ragazzi si sono ritrovati sulle panchine della piazza, a giocare con i telefoni, guardando video. Quello che si temeva è accaduto, ognuno era perso sullo schermo del suo cellulare.

 

Domenica la svolta, durante la festa di Roca i ragazzi, armati di striscione, si sono messi a manifestare e con l'occasione hanno incontrato il sindaco Maurizio Cisternino. «Vogliamo solo giocare rispettando le regole - hanno detto al primo cittadino vogliamo una soluzione al problema, noi viviamo a Roca e con quel divieto non possiamo giocare, ci dica lei dove possiamo farlo allora?».

La risposta del sindaco

Domanda a cui Cisternino ha risposto rassicurandoli: «Ci impegneremo per trovare una alternativa a questa piazza, ma di certo per l'incolumità pubblica io non posso permettere che voi vi facciate male, o che andiate a finire sotto una macchina».

Motivi di sicurezza quindi, dato che la piazza non è pedonale. I bambini sono rimasti delusi e al loro malcontento non è stata ancora data una risposta concreta, a quanto pare. II divieto resta, non c'è modo di rimuoverlo. Infuriati sono anche molti genitori, non solo perché destinatari delle lamentele dei figli, ma anche per via della convinzione che una partitella per strada sia effettivamente innocua, meglio di un pomeriggio passato a svfogliare contenuti web su uno smartphone.

Lino Banfi: «Vado ad allenarli io»

«Sto assolutamente dalla parte dei bambini che si sono “ribellati”. Se serve vado in Salento e li alleno io». È intervenuto anche Lino Banfi, sul Corriere della Sera. Noto, tra le altre cose, per il ruolo di Oronzo Canà nell'Allenatore nel pallone, Banfi spiega: «Io da sempre sostengo e promuovo l’importanza del gioco, dell’allegria. Della spensieratezza. Se però impediamo ai più piccoli di giocare come vogliono, come possiamo pensare che crescano felici?».

© RIPRODUZIONE RISERVATA