Una pavimentazione in graniglia intorno all'antico castello di Carlo V a Lecce. Più resistente rispetto al tradizionale basolato, e che sarà realizzata con materiale recuperato dalle cave salentine. E il cantiere presto si "aprirà" al pubblico con visite spot e laboratori di ricerca.
La riqualificazione
Novità in vista per il primo stralcio dei lavori di riqualificazione ambientale, valorizzazione e fruizione delle aree contermini del Castello Carlo V.
«Un'innovazione nel solco della tradizione e della sensibilità al territorio che ha sempre contraddistinto la buona esecuzione dell'opera ha dichiarato Marco Capriello, amministratore dell'azienda -. Trattasi di una massicciata di inerti locali, appositamente compattati al fine di realizzare un vespaio naturale che materializza un pacchetto costruttivo di 25, 30 centimetri, capace di coniugare le sensibilità richieste in un restauro urbano con le nuove esigenze del vivere quotidiano».
Una soluzione che, come annunciato dall'impresa, ha già acquisito il parere positivo della Soprintendenza. Per la prossima settimana è in programma un incontro tra la direzione dei lavori e l'organo ministeriale con cui si discuterà sul colore della pavimentazione molto probabilmente si opterà per una tonalità chiara e poi su alcuni dettagli legati all'illuminazione e alle alberature. In termini di confort e sicurezza, la pavimentazione in graniglia, con i suoi 30 centimetri di spessore, supera quella tradizionale del basolato, che invece tende a danneggiarsi sotto il peso dei veicoli. Il materiale in pietra sarà recuperato dalle cave salentine. Nei prossimi giorni saranno realizzati dei prototipi di pavimentazione che saranno sottoposti all'attenzione dell'organo ministeriale.
Il laboratorio per universitari
Una scelta, come detto, all'insegna della tradizione ma anche dell'innovazione e che sarà oggetto di studio e confronto tra gli esperti del settore. Con un apposito protocollo tra la Capriello e il Dipartimento di Architettura di Ferrara, nei prossimi mesi il cantiere ospiterà un laboratorio di restauro urbano a cui parteciperanno anche gli studenti ferraresi. Il laboratorio, però, non è l'unica novità in programma. La ditta Capriello ha intenzione di proporre la stagione dei "Cantieri Aperti", con aperture spot durante alcune fasi di cantiere, che saranno documentate attraverso un percorso narrativo lungo tutto il perimetro della recinzione. Nello specifico il restyling prevede 500 posti a sedere, la messa a dimora di 30 alberi, la realizzazione di percorsi urbani di arte contemporanea con 10 blocchi espositivi, e di percorsi narrativi dedicati ai personaggi storici della città, con epigrafi pavimentali, box espositivi e una illuminazione artificiale con effetto chiaroscurale. Per quanto Piazzetta De Santis è prevista l'eliminazione dell'alta cancellata dell'istituto Costa che sarà sostituita da una gradinata.
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