Rapinatori vanitosi: i video dei colpi condivisi nelle chat. Quattro arresti

Il provvedimento riguarda soggetti ritenuti presunti responsabili di rapina pluriaggravata, estorsione in concorso e per uno dei 4 soggetti gli viene contestato anche il reato di detenzione di materiale pornografico

Le rapine agli automobilisti finivano nei video delle chat per vantarsi tra loro: 4 arresti
Le rapine agli automobilisti finivano nei video delle chat per vantarsi tra loro: 4 arresti
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 12:24

Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione di Lecce Santa Rosa, supportati nella fase esecutiva dai colleghi della Compagnia di Lecce, Campi Salentina e Brindisi, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Lecce, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Il provvedimento riguarda 4 soggetti ritenuti presunti responsabili di rapina pluriaggravata, estorsione in concorso e per uno dei 4 soggetti gli viene contestato anche il reato di detenzione di materiale pornografico.

L'accusa

L’ordinanza è stata emessa in esito alle indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Lecce Santa Rosa, all’indomani dell’esecuzione di analogo provvedimento cautelare (27.05.2023), dopo che i militari d’iniziativa, effettuavano il repertamento forense di alcuni dispositivi informatici in uso agli indagati di cui uno contenente materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni 18.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), gli indagati avrebbero perpetrato, nella provincia di Lecce e Brindisi, 5 rapine e 2 estorsioni ai danni di cittadini che, a bordo delle proprie autovetture e in attesa di incontri occasionali artatamente organizzati, venivano pedinati, seguiti e poi obbligati a fermarsi. Sotto minaccia venivano costretti a consegnare denaro contante e, in un caso, indotti a prelevarne altro presso il più vicino sportello bancomat. Le fasi delittuose venivano poi videoriprese dai complici che, vantandosi, commentavano le proprie performance tramite applicativi di messaggistica istantanea.

Attraverso un’attività info-investigativa condotta dai militari, suffragata da escussioni testimoniali, è stato possibile così ricostruire le varie dinamiche delittuose e quindi individuare i presunti responsabili. Al termine delle operazioni di polizia, in osservanza al provvedimento, i 4 soggetti sono stati condotti presso la Casa Circondariale del capoluogo salentino. 

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