Incidente, moto contro auto sulla pista di Nardò: collaudatore morto per un'invasione di corsia

La Cgil proclama un'ora di sciopero per turno con presidio davanti ai cancelli della Nardò Technical Center. Sarà presente anche la segretaria generale di Puglia Gigia Bucci

Incidente, moto contro auto sulla pista di Nardò: collaudatore morto per un'invasione di corsia
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 19:15 - Ultimo aggiornamento: 19:20

Incidente sulla pista di Nardò: la morte del collaudatore causato da un'invasione di corsia. Intanto per la giornata di domani - la Cgil ha proclamato lo sciopero per turno, con presidio davanti ai cancelli della Nardò Technical Center. Sarà presente anche la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci. 

L'incidente sulla pista

L'incidente avvenuto sulla pista di collaudo Porsche di Nardò nel quale è morto il collaudatore Mattia Ottaviano, sarebbe stato causato da un improvviso cambio di corsia della moto che in quel momento il driver stava testando.

La pista di collaudo è formata da quattro corsie, ognuna dedicata ad una velocità differente a seconda dei mezzi che vengono collaudati. La Ducati Panigale guidata dal collaudatore procedeva sulla corsia esterna ad una velocità sostenuta, regolarmente consentita dalle norme di sicurezza interne, quando per cause in corso di accertamento avrebbe invaso la corsia destinata alla velocità più bassa, dove transitava la Porsche Panamera, tamponandola violentemente. Le indagini coordinate dalla Procura di Lecce dovranno accertare cosa abbia causato l'improvvisa invasione di corsia, se un errore umano, un guasto meccanico oppure un malore. La dinamica dell'incidente potrebbe essere stata registrata da un'apparecchiatura che si trova su tutti i mezzi che vengono collaudati sulla pista preposti a registrarne le attività.

Lo sciopero 

Un'ora di sciopero per turno, con presidio davanti ai cancelli della Nardò Technical Center. È la prima forma di protesta decisa dalle segreterie provinciali di Lecce di Cgil, Fiom e Filcams dopo la morte del collaudatore Mattia Ottaviano, sulla pista di Nardò , il centro prove Sud Italia di Porsche gestito da Porsche Engineering dove lavorano circa 300 persone (un terzo delle quali dipendente di aziende appaltatrici). Lo annunciano i sindacati in una nota in cui precisano che domani (22 febbraio), dalle ore 13 alle ore 15, i lavoratori della Ntc e deIle aziende appaltatrici incroceranno le braccia e si riuniranno davanti al centro collaudo. Con loro ci sarà anche la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci.

"Stamane i sindacati - sottolinea una nota - hanno appreso la notizia durante la riunione con il prefetto Luca Rotondi, a margine della giornata di sciopero proclamato da Cgil e Uil, con le categorie di edili e metalmeccanici Fillea e Feneal, Fiom e Uilm proprio sul tema della sicurezza sul lavoro. Terminato l'incontro, una delegazione di Cgil, Fiom e Filcams (categoria che tutela i lavoratori del terziario) si è recata a Nardò, davanti ai cancelli della Porsche Engineering ed è stata ricevuta dai vertici aziendali". "Spetterà alla magistratura ricostruire dinamica e responsabilità dell'incidente. Emerge però - è detto ancora - come i lavoratori coinvolti nell'incidente fossero sulla pista a bordo di mezzi da collaudare. E come gli stessi lavoratori fossero dipendenti di due aziende diverse da Porsche Engineering, due imprese che applicano il contratto del terziario. Per cui ci ritroviamo di fronte ad un'azienda-madre che appalta ad aziende esterne la propria attività principale (non i servizi di mensa o pulizia), le quali non applicano il contratto nazionale dei metalmeccanici, come sarebbe lecito aspettarsi per i driver". "Porsche si concentri in via prioritaria a garantire la sicurezza e la salute di tutti i lavoratori, abbatta le sacche di precarietà che ancora resistono su questo sito e abbandoni la logica degli appalti", concludono i sindacalisti. 

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